
Questo brano è scritto da una persona che sta attraversando un periodo di malattia e di cura. Lo definisce attorno ad alcune parole chiave.
Grazie: a chi mi chiede di parlare perchè tanti hanno voglia di zittirmi, di volermi guarita e sana mentre…
Malata: resterò una malata, non incurabile ma inguaribile (primo rospo da ingoiare) e, se tutto riesce, sarò cronica, su e giù nei controlli e nelle visite.
Esperta: perchè alla fine ho scoperto che la paziente (io) regola tutto, sa più dei vari esperti; e faccio da ponte tra questo/a e quello/a per il passaggio delle informazioni.
Date: 6 Agosto 2016, inizio a star male e a girare da un esame all’altro; 9 Marzo 2017 finalmente la diagnosi.
Fragilità: tutta da accogliere, godendo dell’aiuto, senza fare la recita della “malata”.
Gentilezza: di tanti conosciuti e sconosciuti
Imparare: inguaribile voglia di imparare (inguaribile anche questa) e insegnare (qualcuno mi troverà maestrina ma forse è un grande complimento)
Gioia: quello che oggi cura me è il frutto di altre/altri che hanno sperimentato e anch’io mi curo diligentemente perchè altre/altri si possano giovare delle mie esperienze
Più che una maestrina sono stata una scolara diligente, sempre ho studiato, ho fatto i compiti e le interrogazioni ben preparata.
Forse il mio posto era nell’ebraismo dove si studia sempre e nel mondo che verrà si pongono un sacco di domande e il Santo, benedetto il suo Nome, risponde…
Esodo 24,7 Quanto ha detto il Signore lo eseguiremo e vi presteremo ascolto
Queste parole dell’alleanza tra Mosè e il popolo mi sono di grande conforto in questo difficile passaggio
© Giovanna Devoto Per la Rubrica Addomesticare pensieri selvatici
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