
Ci sono momenti in cui il nostro desiderio di cambiamento è grande. Spesso è il dolore che fa da motore a questo desiderio. Altre volte sono le necessità pratiche che urgono e spingono in direzioni che non avevamo previsto.
In ogni caso il cambiamento non può fare a meno di due ingredienti fondamentali uniti da un filo comune. I due ingredienti sono l’apprendimento e la cura. L’apprendimento è necessario perché se siamo in difficoltà c’è qualcosa di nuovo che abbiamo bisogno di imparare per andare avanti. La cura è altrettanto necessaria perché qualsiasi apprendimento richiede un tempo perché possa consolidarsi e quello è il tempo della cura, della coltivazione. Se pretendiamo di cambiare solo con l’apprendimento il nostro cambiamento sarà troppo freddo e forzato. Se pretendiamo di cambiare solo con la cura rischiamo di finire nella stagnazione dell’eccesso di pietismo. È l’equilibrio tra apprendimento e cura che ci permette di andare avanti. Soprattutto è il terreno comune che le unisce che è fondamentale. Quel terreno comune è l’intimità con noi stessi. Se non siamo intimi con noi quello che impariamo rimane teorico. Se non sappiamo stare in quell’intimità la cura è un affaccendarsi senza direzione. insieme ci permettono di far crescere e prosperare le nostre risorse di coraggio, forza, buonumore e fiducia. In una parola, insieme, possono lavorare con una retta intenzione.
Dietro ogni pensiero, dietro ogni azione c’è una intenzione. Senza intenzione non c’è azione. La giusta intenzione sta nell’interfaccia tra la mente e la nostra vita. È un fattore mentale che guida ogni cosa che pensiamo e facciamo e satura ogni momento della nostra vita. Gregory Kramer
Pratica di mindfulness: La consapevolezza aperta
© Nicoletta Cinotti 2021 Il protocollo MBSR online