
Tutti noi abbiamo ricevuto delle promesse: alcune si sono realizzate. Altre sono rimaste lì, nel cassetto dei sogni, in attesa che qualcuno le renda reali. Perché le promesse, se fatte ad un bambino, entrano in uno scaffale in cui rimangono per sempre.
A volte sono promesse che ci hanno fatto i nostri genitori, altre volte sono promesse che abbiamo fatto a noi stessi. Non fa tanta differenza: rimangono lì pronte a svegliarsi al momento giusto, pronte a chiederci con insistenza di essere realizzate. Perché le promesse sono fatte di fedeltà, fiducia, speranza: tre ingredienti che insieme sono inossidabili. È per questo che ci leghiamo misteriosamente ad alcune persone: risvegliano in noi la fiducia di poter realizzare quelle promesse segrete che ci sono state fatte da bambini.
È per quello che rimaniamo contro ogni ragionevole dubbio: siamo fedeli alla promessa, non riusciamo ad abbandonare l’idea che non si realizzerà. Ci sembra orribile anche solo pensare che non si realizzerà: ha il suono del tradimento. Cosi rimaniamo legati a persone che non ci aiutano o ci arrabbiamo inutilmente contro persone che ci aiutano tantissimo ma non ci permettono di concretizzare quella promessa che aspetta di vedere la luce. Lo facciamo perché vogliamo, prima di tutto, arrivare alla realizzazione di quel sogno segreto e quindi amiamo tutto quello che ce lo rende più vicino e odiamo tutto quello che ce ne fa allontanare.
I bambini hanno credenze magiche: gli adulti credenze pratiche che si scontrano subito con il piano della realizzazione. Non lasciare le promesse inascoltate ma non pretendere che vengano realizzate da altri. Piuttosto falle crescere, dai a queste promesse la forma della tua vita. Non di quella che vorresti avere ma di quella che indossi ogni giorno. Porta queste promesse nelle relazioni reali, porta queste promesse alla luce della tua età. Forse alcune non reggeranno la luce del sole ma faranno meno danni all’aperto che nascoste dentro di noi a sussurrare venti di tempesta. Perché spesso, troppo spesso, le promesse non realizzate sussurrano venti di tempesta contro di noi o contro quelle persone che, a volte ignare, ci sembrano responsabili della loro mancata realizzazione.
Mantenere: a dieci anni era il mio verbo preferito. Comportava la promessa di tenere per mano, mantenere. Erri De Luca
Pratica di mindfulness e bioenergetica: Grounding
© Nicoletta Cinotti 2018 Amore e passione tra mindfulness e bioenergetica