
Una delle frasi che sento più spesso è “io non sono invidiosa…cioè ho una invidia buona” Come se delle emozioni ci fossero due versioni: una buona e una cattiva. In realtà potremmo dire lo stesso per tutte le emozioni: c’è un amore buono e uno cattivo; una rabbia buona e una cattiva; una paura buona e una cattiva; una gelosia lecita e una illecita. Le emozioni non sono né buone né cattive. Può essere salutare o non salutare quello che ci spingono a fare, lo stato emotivo che producono dentro di noi e la qualità dell’attivazione che suscitano. Il punto però è un altro: perchè proviamo invidia e gelosia? Perché abbiamo emozioni così scomode da gestire? Come mai non siamo sempre pieni di affetti positivi e dobbiamo combattere con la rabbia, la paura?
Le emozioni disegnano i confini del nostro territorio affettivo. Rabbia e paura dicono che lo sentiamo minacciato. Gelosia e invidia dicono che ci stiamo paragonando a qualcun altro, reale o ideale. A volte ci paragoniamo con quello che vorremmo essere e non siamo. Altre volte ad una persona precisa che, per caratteristiche varie, potrebbe essere per noi un fratello o una sorella. Forse non abbiamo un fratello o una sorella ma abbiamo amici, compagni di classe, colleghi: un mondo che è fatto da potenziali fratelli e sorelle. Queste persone ci stimolano a crescere, possono darci un buon esempio ma risvegliano anche il nostro senso di inadeguatezza, il sentimento di non essere amati tanto quanto loro o di non essere amabili. La paura di scoprire, attraverso loro, quello che non siamo. Così nasce un senso di gelosia o invidia. Che è buona quando ci permette di crescere. È dura quando invece l’invidia è così forte che l’unica cosa che sappiamo fare è biasimare e rimanere bloccati. Perché questo è il grande danno dell’invidia: blocca la nostra crescita. Ci rende insicuri sulle nostre possibilità e ci fa sentire perdenti. Anche se, in realtà, l’unica cosa che abbiamo davvero perso è la possibilità di essere felici così come siamo.
Ogni emozione difficile però ha un antidoto, un’emozione che fa da contrappeso, che mitiga e trasforma quello che proviamo. Per la gelosia e l’invidia l’emozione antidoto è la tenerezza. Perchè la tenerezza è una forma d’amore privata di invidia, privata di gelosia. E la tenerezza è il più potente fattore di crescita.
Niente se ne va fino a che non ci insegna quello che dobbiamo sapere. Pema Chodron
Pratica di mindfulness: Ammorbidire il cuore: pratiche per quando sei bloccato
© Nicoletta Cinotti 2018 Radical self expression