
Dentro ognuno di noi c’è l’angolo delle proteste. Una specie di Hide park (e in effetti spesso è nascosto) dove vanno a finire tutte le nostre proteste. Proteste che a volte sono giustificate e a volte ingiustificate. Eppure come trattiamo il nostro angolo delle proteste è importante. Perchè se spegniamo troppo la nostra protesta alimentiamo la nostra depressione.
Rabbia e tristezza infatti sono, molto spesso, collegate tra di loro. La nostra rabbia si trasforma in tristezza ogni volta che non riusciamo a far valere le nostre ragioni. Ogni volta che sentiamo che il potere dell’altro vince la nostra forza e, magari, ci sottomette o ci umilia.
Questo nucleo nasce nella nostra infanzia; come dimenticare le proteste dei bambini quando piantano una grana pazzesca semplicemente perché hanno bisogno di far sentire la loro voce?
Ieri era il mio giorno della protesta: di solito non la esprimo perchè preferisco mettere energia verso la soluzione piuttosto che disperdere forza nella protesta. Ieri non è stato così: ho lasciato uscire la protesta e mi sono accorta che tante persone avevano, dentro, lo stesso bisogno di protesta. In bioenergetica ci sono esercizi dedicati solo a questo: a protestare. Non lo facciamo perchè siamo rumorosi. Lo facciamo perché sappiamo che solo se ci permettiamo di riprendere il filo delle nostre proteste – e se lo facciamo in modo consapevole e protetto – possiamo riprendere l’ardore nella nostra vita.
Non è una protesta fine a se stessa: è sentire che l’energia delle nostre emozioni merita di essere ascoltata. Possiamo scegliere se e cosa agire ma quando scegliamo di non ascoltare, quando ci comportiamo in modo da reprimere le nostre emozioni, mettiamo in cantina la nostra energia, la nostra vitalità e il nostro ardore. Togliamo alla nostra vita la sua fiamma.
Nella vita c’è sofferenza così come piacere, ma non possiamo accettare la sofferenza fino a che ci siamo intrappolati dentro. Possiamo accettare la perdita se sappiamo di non essere condannati a soffrire per sempre. Possiamo accettare la notte perché sappiamo che spunterà il giorno e possiamo accettare il dolore quando sappiamo che tornerà la gioia. Alexander Lowen
Pratica del giorno:La classe del mattino
© Nicoletta cinotti 2020 Reparenting ourselves