
Lavorando con il corpo non sappiamo mai bene dove andremo a finire. Perché – per quanto grande sia – la nostra consapevolezza è sempre limitata dalle nostre tensioni. Così, paradossalmente, è il corpo che “decide” cosa e quanto lasciar emergere. Magari abbiamo la convinzione che ci siano un sacco di cose che hanno bisogno di essere viste e dando spazio al corpo troviamo, invece, una quiete serena e sonnacchiosa. Oppure siamo convinti che non ci sia molto da scoprire, ma solo tanta stanchezza da smaltire e invece veniamo colpiti da un’onda di emozioni.
Spesso il fatto che le cose non vadano come ci aspettavamo, produce delusione. In realtà è la saggezza del corpo e della nostra modalità di autoregolazione che parla. E va rispettata.
Lavorare con il corpo è un grande esercizio di umiltà: ci sono cose che non accadranno, altre che accadranno anche se non le volevamo, perché, al di là della nostra volontà e della nostra mente cosciente, c’è qualcosa di più profondo, di più originario e di più saggio che avviene e che va ascoltato. È per questo che al corpo ho dedicato un nuovo progetto. “Dieci classi di Bioenergetica e Yoga” fatte insieme all’insegnante yoga Valeria Maggiali.
Abbiamo scelto di iniziare una sessione con la bioenergetica proprio per aprire sciogliendo le tensioni che chiudono il corpo. Alexander Lowen dice sempre che un muscolo contratto è un muscolo arrabbiato. Allora, con la bioenergetica, togliamo la rabbia ai nostri muscoli. La togliamo permettendo di esprimerla con le vibrazioni e le fascicolazioni e restituendo così al corpo un sentire più ampio. A quel punto nei video inseriamo le sessioni di yoga, per acquisire padronanza nei movimenti, una volta che abbiamo sciolto le contrazioni. Perché lo yoga è, prima di tutto, un esercizio di stabilità, di padronanza, e solo dopo un esercizio di flessibilità.
Entrambe, bioenergetica e yoga, hanno uno scopo, una intenzione diretta: portare la consapevolezza al corpo. Nessun movimento, fatto senza consapevolezza, produce frutto. Diventa uno dei tanti atti meccanici che ci allontanano da noi anziché avvicinarci.
Abbiamo messo insieme anche due età della vita: i miei sessant’anni vogliono dirti che il corpo ha valore in qualunque momento e la giovinezza di Valeria vogliono ricordarti che avere cura del corpo significa occuparsene anche quando sembrerebbe non averne bisogno. Per principianti e per esperti ma, soprattutto, per chi vuole percorrere la strada della gentilezza corporea!
Praticare con totale attenzione al corpo è una forma avanzata di yoga, indipendentemente da quanto può essere facile la posizione. Praticare con una attenzione divisa è sempre una pratica da principiante, indipendentemente da quanto è difficile la posizione. David Coultier
Pratica del giorno: La classe del mattino
© Nicoletta Cinotti 2020 Dieci classi di yoga e bioenergetica
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