
Se c’è un aspetto che influenza la nostra capacità di prenderci cura di qualcuno o di noi stessi in maniera essenziale questo aspetto è legato all’ascolto e alla chiarezza dell’ascolto. Ascoltare infatti raramente è una azione solo ricettiva. Molto spesso è un mettere insieme quello che arriva da più fonti interne ed esterne che formano una specie di background del nostro ascolto rendendolo piuttosto complesso.
Intanto per ascoltare abbiamo bisogno, almeno momentaneamente, di sospendere l’azione. Ti sarà capitato di fermarti un attimo proprio per ascoltare meglio. È un gesto istintivo che facciamo perché il movimento è una fonte di stimolo e di “rumore”. Tanto più è vero se il movimento è interiore ed è formato da una massa di pensieri e preoccupazioni emotive. Allora cosa possiamo fare per imparare ad ascoltare?
- come prima cosa sospendere il giudizio che è un atto spesso conclusivo del nostro ascolto. Più sappiamo sospendere il giudizio più sarà semplice ascoltare.
- come seconda cosa imparare a distinguere le sensazioni fisiche, da quelle emotive e dai pensieri. Molto spesso infatti – soprattutto se siamo in ansia o spaventati – le sensazioni fisiche possono venire amplificate, distorte o immaginate, come ci insegnano le persone che soffrono di attacchi di panico. Non c’è nulla di fisiologico ma la mente costruisce uno scenario di sintomi molto attendibile.
- considerare che nell’ascolto le componenti emotive sono fortissime nel convalidare quello che percepiamo. Per cui se siamo emotivamente coinvolti saremo convinti di avere percepito bene anche se abbiamo ascoltato solo l’eco delle nostre emozioni.
Come coltivare chiarezza nell’ascolto? Imparare ad ascoltare stando fermi: ecco il grande regalo del Body Scan. Imparare a distinguere emozioni, pensieri e sensazioni fisiche. Più sono distinguibili con precisione – e l’accuratezza delle parole è il termometro della precisione – più potremo dire di aver ascoltato e più potremo dire di aver compreso quello che abbiamo ascoltato. Su questa base possiamo scegliere: tutto qui. E scegliere è basilare per prenderci cura. Perché non esistono bisogni identici tra due persone diverse ma esiste per tutti la necessità di riconoscere il proprio bisogno e dargli una risposta personale. Come dice il poeta:
Lascia andare le tue preoccupazioni
e sii completamente sincero,
come la faccia di uno specchio
che non contiene immagini.
Se vuoi uno specchio chiaro,
ecco te stesso
guarda la verità spudorata,
che riflette lo specchio.
Se il metallo può essere lucidato
per farne uno specchio,
quale lucidatura
richiede il tuo cuore?
Tra lo specchio e il cuore
è questa l’unica differenza:
il cuore nasconde segreti,
mentre lo specchio no.
The Divani Shamsi Tabriz, XIII
La vera, silenziosa, rivoluzione della mindfulness non è cambiare il contenuto delle nostre esperienze ma cambiare la relazione che abbiamo con l’esperienza. Scrivere la mente
Pratica di mindfulness: La consapevolezza del corpo
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© Nicoletta Cinotti 2020