Una delle abitudini più automatiche e resistenti è quella di considerare il valore delle cose al primo istante, nell’istante in cui accadono. Forse in questo modo ci sentiamo più sicuri, forse ci sentiamo più potenti e in grado di fronteggiare la novità che abbiamo di fronte. Ma il significato di un evento raramente inizia e finisce nel momento stesso in cui l’evento accade. Dargli un significato istantaneo e immediato taglia la nostra possibilità di imparare da ciò che la vita ci offre. Per sospendere il nostro giudizio e lasciare che maturi il senso delle cose abbiamo bisogno di tutta la nostra capacità di radicamento e di tutta la nostra fiducia nella vita e nella nostra possibilità di imparare…
La pratica del giorno è la Meditazione della montagna, nuova meditazione nella pagina Audio
Era là, parola per parola,
La poesia che prese il posto di un monte.
Era là, parola per parola,
Egli ne respirava l’ossigeno,
Perfino quando il libro stava rivoltato nella polvere del tavolo.
Gli ricordava come avesse avuto bisogno
Di un luogo da raggiungere nella sua direzione,
Come egli avesse ricomposto i pini,
Spostando le rocce e trovato un sentiero fra le nuvole,
Per giungere al punto d’osservazione giusto,
Dove egli sarebbe stato completo di una completezza inspiegata:
La roccia esatta dove le sue inesattezze
Scoprissero, alla fine, la vista che erano andate guadagnando,
Dove egli potesse coricarsi e, fissando in basso il mare,
Riconoscere la sua unica e solitaria casa.
Wallace Stevens
Ogni volta che entro nel mio corpo posso sentire anziché giudicare.
Eludere la sorveglianza delle interpretazioni, nel flusso
temporale della realtà in continuo mutamento.
E rimanere seduta su me stessa per cogliere, attraverso il
respiro, la vita che sono.