
Cosa facciamo quando attraversiamo la notte? La notte di cui parlo non è quella reale ma quella metaforica e in quella metaforica ci sono molte persone che vanno in letargo e aspettano il sorgere del sole. Altre che, invece, lottano e si affannano come se non fossero certi di poter aspettare la fine della notte senza impegnarsi.
Per attraversare la notte è necessario avere coraggio. Ci sono diversi tipi di coraggio. C’è il coraggio del guerriero, il coraggio del cuore forte e il coraggio della vulnerabilità.
Il coraggio del guerriero appartiene a chi lotta, stringe i denti, corre rischi e corre per vincere la paura. Spesso il guerriero corre da solo: va troppo veloce per trovare una compagnia. A volte il coraggio del guerriero è troppo grande: più grande del pericolo che deve sconfiggere. A volte il guerriero, per vincere, dovrebbe perdere.
Il coraggio del cuore è quello che ci invita ad aprire le difese. Quando siamo in difficoltà, a volte proprio grazie alla difficoltà che stiamo attraversando, possiamo diventare più saggi, più compassionevoli. Possiamo avere un cuore così coraggioso da guardare il pericolo negli occhi senza temere, senza indugi. Può avere ancora più forza del coraggio del guerriero perché è un coraggio che non ammette fuga ma solo presenza.
Poi c’è il coraggio della vulnerabilità. Quando sappiamo che stiamo attraversando la notte e scegliamo di farlo nudi e crudi. Senza armature, senza maschere. È il coraggio di quando sappiamo che abbiamo paura. È il coraggio di essere sensibili. È il coraggio di amare e non c’è stato più vulnerabile dell’amore.
Amare non è dare ma essere aperti. Alexander Lowen
Pratica di mindfulness: Pratica per il coraggio. Pratica online alle 8 su Zoom, dopo su Youtube
© Nicoletta Cinotti 2023 Pratiche per la pace: Pratica per il coraggio