
Se rimaniamo nella rabbia o nella paura questo lungo ritiro rischia di essere una dolorosa parentesi della nostra vita. Una parentesi dalla quale non riusciamo ad uscire.
Quando Guido Gabrielli, il direttore di Yoga Journal, mi ha chiesto di scrivere sul nostro lungo lockdown, abbiamo subito convenuto che il rischio fosse rimanere chiusi anche dopo la riapertura. È per questo che il titolo di Yoga Journal di Giugno è, come il titolo di questo post, “Guardare oltre“. Abbiamo bisogno di guardare oltre e, come al solito, l’invito della mindfulness è dolcemente paradossale: per guardare oltre dobbiamo vedere dove siamo adesso.
Ci sono due emozioni che possono renderci difficile vedere dove siamo adesso: queste due emozioni le conosciamo bene e hanno attraversato tutta la nostra quarantena e, forse, occhieggiano anche nella riapertura: sono rabbia e paura. Interferiscono con la nostra consapevolezza perché producono due movimenti contrapposti: la rabbia ci fa guardare troppo fuori e la paura ci fa rintanare troppo dentro. Con la rabbia cerchiamo un colpevole esterno, con la paura ci proteggiamo da un nemico che crediamo sia esterno ed è, invece, proprio dentro di noi. In entrambi i casi – sia quando siamo spaventati che quando siamo arrabbiati – aumentiamo la nostra propensione al giudizio mentre diminuisce la nostra fiducia verso gli altri o verso la vita. Rabbia e paura ci fanno attivare meccanismi difensivi che, spesso, sono peggiori del problema dal quale ci vogliamo difendere.
Visto che dobbiamo partire da dove siamo iniziamo a riconoscere quanta rabbia e quanta paura abbiamo: non raccontiamoci storie, sentiamola nel corpo. Potremmo così scoprire che la rabbia, che all’inizio ci fa sentire più forti, dopo ci lascia spossati. Potremmo anche scoprire che esplorare rabbia e paura, prima di lasciare che dominino le nostre scelte, ci restituisce una possibilità in più, quella di guardare oltre a questi due sentimenti. Anziché reprimere o esprimere, magari in modo esplosivo, la scelta di esplorare ci porta proprio dentro la nostra vita. Non ci rinchiude ma permette di trovare quella posizione intermedia in cui non siamo dominati da quello che proviamo ma consapevoli di quello che proviamo.
Siate disposti a fare esperienza delle paure più profonde. Ricordate che vi sarà possibile solo quando deciderete di mettere fine alle accuse. Volete mantenere il cuore richiuso nella rabbia? Ezra Bayda.
Puoi leggere l’articolo completo acquistando il numero di giugno di Yoga Journal, tutto dedicato al Guardare oltre: un modo per imparare a praticare con la rabbia e con la paura!
Pratica di mindfulness: Lavorare con la paura
© Nicoletta Cinotti 2020 Andare oltre la paura di vivere