
Cercavo una definizione di self-compassion. Non che non ne esistano, la definizione più diffusa è quella di rivolgere la compassione verso di sé, verso le proprie difficoltà e verso la propria vulnerabilità. E, in effetti, è un’ottima definizione.
Ma continuando a cercare dentro di me mi sono accorta che quello che interrompe un atteggiamento compassionevole nei miei confronti è la perdita di fiducia che sorge dopo che sono rimasta delusa da un mio comportamento. Ho sbagliato qualcosa e, proprio nel momento in cui avrei bisogno di self-compassion, mi ritrovo, invece, ad essere severa. Perché, mi sono detta, sparisce questa qualità proprio quando ne avrei più bisogno? La risposta mi sembra che sia la perdita di fiducia nei confronti di me stessa e della possibilità futura di non ripetere lo stesso errore. Perdo fiducia nella possibilità di imparare. Mi accontento della punizione e non credo sia possibile una riparazione. Mi sento come quelle vecchie macchine che porti dal meccanico, le guarda scuotendo la testa e dicendo, “Non vale la pena ripararla, è troppo vecchia!” In effetti questo sentimento sorge di più se sono errori con una storia piuttosto che errori freschi di giornata.
In ogni caso direi che self-compassion è continuare ad avere fiducia in sé stessi. Continuare a credere che sia possibile imparare dai propri errori e saperli perdonare perché, se non sappiamo perdonarci per aver sbagliato, non sapremo nemmeno rimettere in moto la fiducia. È la fiducia il vero motorino d’avviamento del cuore!
Sperare in una vita fatta solo di felicità e piacere è una tendenza naturale dell’essere umano. Siamo sempre alla ricerca di un modo per non provare niente di sgradevole. Eppure, possiamo intraprendere con tutto il cuore un percorso spirituale autentico solo quando cominciamo ad avere la tormentosa sensazione che questo sogno non si realizzerà mai. Finché non abbiamo almeno un sentore di questa realtà, per noi sarà difficile muoverci in direzione di un’apertura alla totalità della vita. Continueremo piuttosto a mantenere le abitudini che ci incastrano in un ciclo di ansia e insoddisfazione, una generazione dopo l’altra. Pema Chodron, Accogliere l’inaccettabile
Pratica di mindfulness: Un respiro affettuoso
© Nicoletta Cinotti 2022 Reparenting ourselves. Ritiro di bioenergetica e mindfulness