
Quando un figlio diventa genitore, quando abbiamo una promozione professionale, quando ci ritroviamo a crescere e ad assumere una nuova responsabilità succede molto spesso che si forma, dentro di noi, l’elenco degli errori che non vogliamo ripetere.
E l’elenco delle cose che, invece, vogliamo fare per dare una spinta innovativa a questo processo, a questa nuova esperienza. Siamo entusiasti e pieni di idee. Vogliamo fare davvero qualcosa di diverso. E finiamo, senza nemmeno accorgercene, per fare semplicemente troppo.
Iper-compensiamo, come si dice in termine tecnico. Non ci basta compensare aspetti che meritano e richiedono qualcosa di diverso. Andiamo oltre. Perchè il punto non è più allevare un figlio, assumere una responsabilità, ma dimostrare a noi stessi quanto siamo lontani dal modello precedente. Dimostrare a noi stessi che siamo diversi.
Siamo diversi ma qualsiasi diversità, perchè sia autentica, nasce dal riconoscere la somiglianza, la comune difficoltà, il punto di partenza che è condivisone: siamo di fronte a qualcosa di nuovo. Siamo magnificamente inesperti perchè ogni figlio è diverso, ogni nuovo ruolo è diverso. E per rendere davvero unica la nostra esperienza, per non ripetere gli errori passati non abbiamo bisogno di correre avanti più veloce possibile. Abbiamo bisogno di partire sapendo quali sono gli elementi comuni. Perchè la diversità nasce nel momento in cui riconosciamo l’uguaglianza, la somiglianza e ci permettiamo di creare una risposta diversa. Non nasce dal fare l’opposto. Non nasce dal cancellare quello che ha fatto il predecessore. Nasce dall’imparare dagli errori. Nasce dalla creatività di fronte agli stessi problemi.
La verità emerge più facilmente dall’errore che dalla confusione.Francis Bacone
Pratica di mindfulness: Io sono qui
© Nicoletta Cinotti 2018 Radical self expression
Photo by Sharon McCutcheon on Unsplash