
Da un po’ di tempo non è più possibile copiare e incollare dal mio sito. Che siano articoli miei o poesie non fa differenza. Ieri sera ho sentito per questo una voce interessante. Mi è stato detto, “guarda che per proteggerti, impedisci anche di essere amata. Magari il desiderio di copiare è per condividere per apprezzamento” (Riassumo e quindi non è letterale).
Questa affermazione mi ha colpito per una ragione semplice. Ha messo a fuoco una grande verità: più siamo difesi e meno ci facciamo amare. La protezione che la difesa offre – e qui parlo di emozioni e non del mio sito – scherma non solo i pericoli ma anche l’amore. Questa è la ragione semplice e dolorosa che ci aiuta a comprendere meglio perché chi ha avuto una delusione amorosa fa fatica a trovare un nuovo partner: perché è troppo difeso/difesa nel timore di soffrire di nuovo o nel timore di sbagliare di nuovo. Allora crea uno schermo che dovrebbe proteggerlo dagli errori, dalla ripetizione della ferita, ma, in questo modo si rende anche irraggiungibile all’amore.
La nostra vulnerabilità, che temiamo tanto, ci rende anche tanto amabili. Chi non sente un moto di tenerezza verso un pulcino? Chi non desidera avvicinarsi a qualcuno che mostra la sua vulnerabilità? Solo una persona crudele rimane insensibile e le persone crudeli sono diventate così perché hanno schermato il loro cuore per proteggerlo in modo assoluto dal dolore. Le nostre difese ci rendono tanto irraggiungibili. Detto questo vorrei raccontarti perché ho fatto questa scelta.
Diverso tempo fa, per intuizione, sono andata a visitare il sito di una collega psicologa e ho scoperto che il suo sito era, in realtà, il mio sito. Aveva copiato decine e decine di articoli cambiando solo il titolo e la firma: non più la mia ma la sua. Aveva fatto anche un’altra cosa – sicuramente più grave – aveva copiato anche il mio curriculum attribuendosi titoli che non aveva. Le chiesi di togliere tutto, cosa che lei ha fatto anche se non sono sicura che il problema sia davvero risolto. Nella rete noi abbiamo la possibilità di costruire una straordinaria comunità di informazioni, saggezza e umanità attraverso la condivisione gratuita di contenuti di qualità.
Ilaria Capua mise in open source il codice genetico del virus dell’influenza aviaria da lei identificato per dare modo a tutti gli scienziati di usufruire di questi dati. Un’atto di generosità che le valse la copertina del Times e svariati problemi. Nessun scienziato fino ad allora l’aveva fatto. Oggi molti scienziati lottano perché i codici genetici siano condivisi ed è questo che ci permetterà di superare più efficacemente il Covid: il codice genetico del virus è stato condiviso dal primo gruppo di scienziati che l’ha identificato e così anche per le varianti. Fino a non molti anni fa chi scopriva un dato così interessante lo teneva per sé, per ragioni economiche.Che è quello che sta succedendo con i vaccini i cui brevetti sono, al momento, di proprietà di chi li ha scoperti, anche se la comunità europea sta tentando di liberalizzarli. Tutto ciò che è virtuoso può anche diventare vizioso: possiamo scegliere se condividere o “rubare”, come vedo scritto a volte su FB. Condividere è Mudita, gioia compartecipe. Rubare è una ferita fatta prima di tutto a sé stessi. Per cui condividi attraverso i pulsanti di condivisione social quello che scrivo e fammi sapere cosa pensi del fatto di non poter copiare: ascolterò con interesse. attenzione e fiducia la tua voce. Qualsiasi trauma è superabile!
Il primo effetto del trauma è la perdita della curiosità. Nicoletta Cinotti (dal libro in via di pubblicazione)
Pratica di mindfulness: La consapevolezza aperta
© Nicoletta Cinotti 2021 Il protocollo MBSR