
C’è sempre un piccolo dubbio in un amore riuscito, qualcosa che non ti fa mai stare totalmente tranquillo. Non è un tormento ma, piuttosto, una spinta alla cura, all’attenzione. Ecco, sì, direi proprio un’attenzione che non diventa mai scontata. Non parlo solo dell’amore in un rapporto ma di tutti i tipi di amore che possiamo provare e che, se sono davvero amore, non ci lasciano mai entrare nello scontato.
A volte possiamo assopirci leggermente ma poi basta poco, basta un segnale di perdita, perchè questo dubbio torni vivo e così torni viva la nostra attenzione. Nessun amore, per quanto possiamo considerarlo eterno, può mai essere davvero dato per scontato. Non se è amore. Non so nemmeno se chiamarlo dubbio sia corretto: è il desiderio di sentirne l’esistenza. Un desiderio che ha bisogno di vicinanza.
Ieri parlavo al telefono di mindfulness con una persona che aveva praticato già con altri due colleghi. Colleghi che avevano incontrato la mindfulness per una loro personale esperienza di malattia. Era sorpresa però che io parlassi di mindfulness dicendo che me ne ero innamorata. Eppure è proprio così: è stata una cotta improvvisa piena di stupore. Forse lo stupore è stato il primo sentimento che ho provato: qualcosa di così bello e di così nuovo. Stupore perchè – dopo la bioenergetica – pensavo che non mi sarei più innamorata. E invece era successo di nuovo. E lo stupore che proviamo quando ci innamoriamo è un sentimento simile alla gioia. Forse è gioia. I bambini nascono pieni di stupore. Così guardano il mondo, per tantissimo tempo. Niente è scontato.
È questo stupore che poi ci rende fedeli alla cura. Non mi basta essermi innamorata della mindfulness o della bioenergetica (o di mio marito): continuano a suscitare stupore e a commuovermi. E nello stesso tempo ogni mattina ho bisogno di accertarmi che siano ancora lì. Che siano ancora un territorio tutto nuovo e tutto da esplorare. Una domanda ancora aperta che mi aspetta. E poi innamorarsi ha un vantaggio: non crea problemi di costanza perché qualsiasi passione è fedele. A prescindere dalle circostanze, dalle divagazioni, torniamo sempre lì, a casa. Perchè quel dubbio che è segno di un amore riuscito non ci permette di andare troppo lontano.
La beatitudine – una gioia secondo-per-secondo + gratitudine per il fatto di essere vivi, consapevoli – è al capo opposto della noia veramente mortale. Presta grande attenzione alla cosa più noiosa che trovi (dichiarazione dei redditi, il golf in televisione) e, a ondate, una noia mai provata, ti invaderà finendo quasi per ucciderti. Superala e sarà come passare dal bianco e nero al colore. Come l’acqua dopo giorni di deserto. David Foster Wallace
Pratica di mindfulness e bioenergetica: La classe del mattino e/o la consapevolezza del respiro
© Nicoletta Cinotti 2018 Il protocollo MBSR