Creare è amare qualcosa. Non importa se una persona, una parola, un’idea. La creatività per me siede nello spazio della scrittura. È il mio posto silenzioso. Dentro alla scrittura, quella di senso, appunto, ho ritrovato me stessa. Non è una questione di volontà ma di esigenza. La scrittura mi contiene e non prevede la ricerca della perfezione ma dell’accettazione, è un luogo di appartenenza.
Grazie all’esperienza del blog e alla stesura del romanzo, ho capito che la creatività non è mai un movimento solitario, anche se parte da un atto di solitudine. La creatività è nutrimento, cibo per l’anima. Sazia all’interno e dona all’esterno.
Nella vita di ognuno di noi ci deve essere uno spazio protetto, “ciò che crea” regala energia al resto della nostra esistenza, riduce le stanchezza e ci protegge dalla paura del fallimento, perché all’interno del rapporto tra scrittura e creatività non è possibile fallire, solo stare bene. È attraverso questo percorso prezioso che mi sono liberata del giudizio. Lo spazio è intimo, illogico, a volte, ma così personale da essere autentico.
Dentro al complesso creativo l’anima non si ciba di avanzi, non si riempie di “se”, ma di tempo buono all’indicativo.
Ci sono. Esisto. Posso.
© Cinzia Pennati
Il suo speech della mattina e il suo Laboratorio pomeridiano sarà su Creatività e scrittura.
https://www.nicolettacinotti.net/eventi/la-bellezza-delle-parole-il-viaggio-interiore/