
Se ieri ti ho accompagnato ad una lettura mite e dolente oggi ti segnalo un irriverente, pornoromantico poeta e scrittore italiano, Guido Catalano. Se hai amato Bukowski troverai qui qualche eco, e pane per i tuoi denti. Lo troverai anche personaggio di un incubo poetico, in mezzo quasi alla stessa quantità di alcol.
Troverai anche un po’ di sconcezze eppure le sue sconcezze (a volte comiche) hanno un ritmo e una musica da vero poeta e – qua e là – trovi te stessa all’improvviso anche se la sua scrittura è una scrittura maschile rivolta, molto spesso ad un miraggio di donna erotica.
tratto da “Cose di notte”
ls mia solitudine
è una tigra ammaestrata
siamo amici fin da piccini
ci vogliamo bene
giochiamo come bambini
può staccarmi la testa con un morso
in qualsiasi momento
Altri rudi e innamorati
tratto da “Ti cucirei un vestito”
(…)ti cucirei un vestito
fossi capace
ti cucirei un vestito di poesie calde
che ti scaldassero il tuo corpo
quand’anche camminassi nella neve
quella più alta
più bianca
quella che mai
(…)
fossi capace ma non lo sono
– sono un pagliaccio –
spero, prometto e giuro
cose che non so fare
e che non faccio
(…)Guido Catalano