
Ci succede tante volte di dirsi “ho capito dopo quello che stava succedendo“. A volte lo diciamo con stupore, a volte con rimprovero. A volte siamo ancora in tempo a rimediare quello che è accaduto. Altre volte è troppo tardi e possiamo solo raccogliere le conseguenze di quella distanza che non ci ha permesso di essere presenti.
Perchè succede questo? In parte le emozioni comprendono gli eventi solo dopo che sono conclusi. E quindi non possiamo che sottostare a questa naturale conseguenza della comprensione. Non possiamo sapere prima come andranno a finire le cose. È quando sono concluse che le comprendiamo pienamente. In parte però abbiamo una lunga abitudine alla distanza che ci fa tenere lontano da noi certe emozioni. Le emozioni che consideriamo scomode rimangono in un cassetto, ben chiuse fino alla fine. È allora, alla fine, che ci possiamo rendere conto di cosa è successo davvero, quando, una volta conclusa la situazione, anche queste emozioni vengono fuori e ne diventiamo consapevoli.
Tenere lontane da noi certe emozioni, a volte arrivare a dissociarle aumentando il più possibile la distanza tra noi e le nostre emozioni, può assicurarci molto controllo. Può permetterci di rimanere calmi anche in mezzo alla tempesta ma ci sottrae quella qualità di conoscenza che ogni emozione porta con sé. Per conoscere abbiamo bisogno di sentire e la distanza ci rende, inevitabilmente un po’ sordi.
Così ogni giorno potremmo domandarci quanto siamo disponibili ad essere vicini a quello che sentiamo. È questa la misura della conoscenza. Più ci è possibile sentire, più ci è possibile conoscere. Più è intollerabile sentire, più capiremo dopo che cosa sta succedendo. Nessun rimprovero per questa comprensione tardiva. La misura della distanza è la misura della difficoltà.
Non siamo uomini che imparano a diventare buddha ma buddha che si risvegliano in una forma umana e cercano di imparare ad essere pienamente umani. John Welwood
Pratica di Mindfulness: Io sono qui (Videoregistrazione)
© Nicoletta Cinotti 2018 Radical Self – expression
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