
Chiamatemi idealista ma sono convinta che l’amore e il desiderio non si escludano a vicenda, è solo che a volte non si trovano nello stesso luogo allo stesso momento. Ester Perel
La frase di Ester Perel sembra un manifesto dell’amore contemporaneo: desiderioamo amore con passione ma non li troviamo spesso nello stesso luogo. Ci amiamo ma non proviamo più desiderio oppure c’è molto desiderio ma non siamo sicuri che ci sia altrettanto amore. E, soprattutto, non vogliamo rinunciare a nessuno dei due e questo apre un conflitto difficile da risolvere. È una di quelle situazioni in cui si vince e si perde contemporaneamente.
L’inganno è credere che le cose – se autentiche – non vadano coltivate. Abbiamo uno strano criterio rispetto all’autenticità in una relazione: la immaginiamo come qualcosa che si auto-rigenera e si rinnova con la semplice vita quotidiana, senza una attenzione specifica. Poi, improvvisamente, ci accorgiamo che non è così che vanno le cose e che la distanza che viviamo tra amore e desiderio nella nostra relazione si è fatta incolmabile. E la soluzione ci sembra cambiare partner: non è una garanzia di riuscita. Se siamo altrettanto disattenti è molto probabile che succedano proprio le stesse cose. Il fatto che affetto e desiderio siano spontanei non significa che non ci voglia attenzione. È come se pretendessimo di avere un bel terrazzo fiorito affidandoci solo all’acqua che piove dal cielo. Oppure un bel giardino lasciando che la natura faccia da se stessa. Se lo facciamo siamo consapevoli che ci saranno conseguenze indesiderate.
Eppure in quello che abbiamo di più caro, le nostre relazioni affettive, diamo per scontato che, superato il periodo iniziale, in cui siamo più coinvolti, tutto possa e debba andare avanti da solo. Il desiderio però è un aspetto sensibile e ombroso: può sparire al minimo errore mentre l’affetto può essere più paziente e robusto. Nemmeno l’affetto è senza limiti. Forse giochiamo la carta dell’amore incondizionato: se è amore – pensiamo – reggerà qualunque cosa. Prova a rovesciare l’affermazione: se è amore vale la pena che faccia quello che posso perché non si separi dal desiderio. Perché, senza desiderio, anche l’amore diventa più esile.
In bioenergetica mettiamo insieme amore e desiderio attraverso il corpo: con l’arco ci apriamo all’altro, lasciando che l’apertura del bacino, del diaframma, del cuore e della testa siano armoniche. Con il bend over raccogliamo la nostra intimità. Perché amore e desiderio si nutrono nel luogo in cui sorgono: il corpo
Pratica del giorno: Arco e bend over
© Nicoletta Cinotti 2018 Amore e passione tra mindfulness e bioenergetica: Milano
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