
Faccio sempre qualche piccolo rito pre-sonno. Se riesco una meditazione ma se non riesco faccio la mia lista preferita: la lista delle cose per cui ho provato gratitudine quel giorno. Cerco di fare una lista di piccole cose. piccole come il profumo del glicine che in questi giorni è intensissimo. Oppure il sapore del pane caldo che abbiamo fatto ieri. Ho scoperto che più la lista della gratitudine è fatta di piccole cose e più sono contenta e appagata.
Poi ieri sera ho realizzato quello che avevo sotto gli occhi. ossia che la lista della gratitudine la faccio abbracciata a mio marito e quell’abbraccio è l’ultima cosa che facciamo insieme prima di dormire. È il nostro rito: ci addormentiamo abbracciati e poi, ad un certo punto, nel sonno, cambiamo posizione. Ma la transizione è così: entriamo insieme nel sonno. Come molte cose evidenti che abbiamo sotto gli occhi, non riuscivo a vederla: ho bisogno di sentirmi al sicuro per provare gratitudine perché la paura è un’emozione così potente che può coprire anche la forza della gratitudine.
Allora se non siamo grati non è necessario sforzarsi: è necessario mettersi in una condizione di sicurezza. Una sicurezza che non è la ricerca della sicurezza – economica, fisica, emotiva – che tanto agita le nostre giornate. È il senso di sicurezza che viene quando ci sentiamo in pace con noi e con il mondo.
Pratica informale: “Abbracciarsi fino a rilassarsi”.
Trova un equilibrio stabile sulle tue gambe. Abbraccia il tuo partner o la tua partner e poi tieni l’attenzione sulle tue sensazioni fisiche, fino al momento in cui arriva la calma. È importante che l’attenzione sia sulle tue sensazioni in modo da comprendere quali sono i tuoi ostacoli all’intimità relazionale, senza colpevolizzare o responsabilizzare il partner. Per questa ragione stare bene sulle proprie gambe è fondamentale
Pratica di mindfulness: Gatha di pace
© Nicoletta Cinotti 2022 Amore, Mindfulness e relazioni. Qualità mindful per amare senza equivoci