
Ci scopriamo improvvisamente un popolo di podisti. Persone che senza passeggiatina non possono andare avanti. In realtà aspettiamo fiduciosi il momento in cui riprendere ad uscire – magari in macchina – ma la sensazione di claustrofobia, quella che ci fa desiderare ardentemente di fare due passi, è una sensazione vera, reale e che ha una spiegazione. Scientifica come piace a me.
Il nostro respiro deve muovere la gabbia toracica e attivare diversi distretti muscolari che vanno oltre la cassa toracica. Attraverso il collo e la gola, solleva le spalle e apre leggermente le braccia e la zona dorsale. Fa salire e scendere il diaframma e sposta il peso in tutto il corpo tra la parte anteriore, ventrale, e la parte posteriore, dorsale. Tanto lavoro per qualcosa di così sottile e intangibile come l’aria. Un lavoro che permette di sentirci vivi. Ma, soprattutto, permette di sentire. Se però non vogliamo sentire troppo facciamo, in modo più o meno consapevole, una variazione del tono muscolare – tendiamo troppo o collassiamo e in questo modo manteniamo il respiro funzionante ma diminuiamo la percezione.
In questi giorni è inevitabile che siano emerse sensazioni di ansia e, a volte, di angoscia per le notizie e per la situazione che tutti noi stiamo vivendo. Alcuni in prima linea. Altri in seconda linea ma sempre in linea di tiro. Cosa possiamo fare allora? Contraiamo, chiudiamo, collassiamo o facciamo un misto di queste cose come risposta involontaria all’intensità delle emozioni. Cerchiamo di lottare per sentire meno ma questo limita il movimento del respiro. Ci fa “sentire in gabbia”. Diventiamo claustrofobici e sogniamo una passeggiatina all’aperto. La bioenergetica ci offre un’alternativa. Semplice, alla portata di tutti, per ridurre questa sensazione di claustrofobia.Questo è lo scopo della classe del mattino e questo è l’insieme dei movimenti che spiegherò nella mia pratica live delle 8 su FB. Non preoccuparti: il video rimane sulla pagina tutto il giorno e anche nei giorni successivi. Basta andare alla mia pagina FB e scrollare verso il basso, se usi il cellulare, o scorrere verso il basso il puntatore del mouse se la guardi dal computer fisso.
Come vedrai quelli che propongo sono prevalentemente movimenti di rotazione. Per due ragioni: la prima è che le nostre contrazioni muscolari, per permetterci di mantenere la funzionalità non sono mai lungo tutta la fascia muscolare ma sono organizzate attorno a sette distretti che ti racconto qui, distretto per distretto (occhi, bocca, collo, spalle, cuore e torace, addome). La seconda è che le nostre articolazioni non amano i movimenti rettilinei – che sono potenzialmente lesivi – ma adorano il morbido abbraccio della rotazione.
Così – quando ti senti costretto in casa, quando provi claustrofobia – il vero punto non è correre o fare attività fortemente aerobica. Il vero punto è restituire al respiro la sua lunghezza. Sentirai di nuovo il profumo della tua vita. Sentirai l’odore della libertà e allora #iorestoacasa sarà quello che è: un segno di saggezza.
La vera pratica di meditazione si occupa di come viviamo la nostra vita momento per momento. Jon Kabat-Zinn
Pratica del giorno: Protendersi (file audio)
© Nicoletta Cinotti 2020 Back to basics