
Abbiamo molti modi di respirare. Spesso il respiro dà il ritmo alle nostre emozioni: affannate, curiose, tristi, gioiose.
A volte abbiamo un respiro paradossale, a volte facciamo il pranayama dello yoga.
Incontrare il respiro però è un’altra cosa: è un atto di ospitalità in cui ci fermiamo e osserviamo com’è, momento per momento. Senza correggerlo o giudicarlo.
E’ un atto di intimità con se stessi. In cui possiamo incontrare la soddisfazione che si prova al culmine dell’inspirazione quando il corpo è sazio di aria. Se sostiamo in quello spazio potremmo scoprire che alla sazietà segue la gratitudine e la leggerezza del lasciar andare con l’espirazione. Poi incontriamo la pausa espiratoria, il momento in cui incontriamo il vuoto, il momento in cui inizio e fine si incontrano. Di nuovo il momento in cui scegliamo come nascere al respiro successivo: presenti o assenti?
La pratica del respiro può essere breve – come nello Spazio di respiro di tre minuti – o più lungo – come nella Consapevolezza del respiro.Lì incontreremo le nostre strategie di respiro e, soprattutto, incontreremo noi.
Gli esercizi di respirazione sono di certo un aiuto ma nulla fanno per alleviare le tensioni e ripristinare le modalità della respirazione naturale. Perché ciò avvenga si devono capire tali modalità, si deve sapere perché vengano alterate e imparare ad allentare le tensioni che ne danneggiano il funzionamento naturale. A. Lowen
Pratica di mindfulness: Senza separazione dal respiro
© Nicoletta Cinotti 2023 Il protocollo MBSR online
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