Se guardiamo al senso di pressione che accompagna la nostra vita possiamo accorgerci che parte di questa pressione non viene dalle richieste del mondo esterno ma, piuttosto, dalle richieste che noi facciamo a noi stessi.
C’è stato un momento della nostra vita in cui spingerci e sforzarci ha dato dei risultati e siamo rimasti ancorati alla convinzione che fare il massimo sia il minimo, sia il meglio, sia necessario. Anzi indispensabile.
In realtà questa spinta dichiara qualcosa di semplice: dichiara che nutriamo, senza accorgercene, un aspetto auto-aggressivo che ci pone in trappola, che ci fa sottomettere alla pressione che noi stessi creiamo. Costruiamo mentalmente una trappola: “o fai così o sarà un disastro”. Questa trappola funziona e ci convince che le cose stiano proprio così: che il nostro perfezionismo e la nostra responsabilità siano indispensabili. Ci sottomettiamo ad una pressione che abbiamo costruito con una convinzione mentale, con un pensiero che cede tutto il potere al proprio lato auto-aggressivo.
Questa pressione porta con sé un senso di esaurimento che ci fa desiderare di non correre rischi, di rimanere fermi proprio nei momenti in cui sarebbe utile muoversi per giocare, rilassarsi divertirsi. E invece entriamo in un imbuto in cui eliminiamo il piacere, il gioco, il divertimento per poter dedicare tutte le proprie energie alla responsabilità. Il semplice atto di diventare consapevoli di questi schemi contribuisce a indebolirli perchè è la modalità del fare della mente che li mantiene attivi. Per non sottomettersi alla pressione non serve molto: basta essere presenti perchè queste convinzioni si nutrono di una spinta al futuro. E giocare.
La modalità del fare avvolge nelle nostre idee di libertà con la pretesa che le cose siano diverse da come sono e l’avversione per come stanno andando. Così agiamo nella speranza – vana – di modificarle. Segal, Teasdale, Williams
Pratica di mindfulness: Panorami interiori
© Nicoletta Cinotti 2016 Il mese della gentilezza Foto di ©Alcuni diritti riservati a Roberto Moretti
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