
Se dedicherai agli studi il tempo che avrai sottratto ai doveri pubblici, non diserterai né verrai meno al tuo compito. Infatti non combatte solo chi è sul campo e difende l’ala destra e quella sinistra, ma anche chi custodisce le porte e occupa una postazione meno pericolosa ma non inutile e fa la guardia ed è responsabile del deposito d’armi: incarichi, questi, che, sebbene non comportino spargimento di sangue, rientrano nell’ambito degli obblighi militari. Se saprai ritrovarti negli studi, fuggirai ogni forma di fastidio dell’esistenza e non desidererai che venga la notte per stanchezza della luce, non sarai di peso a te stesso né inutile agli altri; attirerai molti nella tua amicizia e tutti i migliori verranno da te. Poiché la virtù, per quanto nascosta, non resta mai ignorata, ma invia segni della sua presenza: chiunque ne sia degno, la riconoscerà dalle tracce. Se invece tronchiamo ogni rapporto sociale e rinunciamo al genere umano e viviamo soltanto ripiegati su di noi, a questo stato di isolamento privo di ogni interesse seguirà una totale mancanza di cose da fare. Cominceremo a costruire edifici e a distrugger- ne altri, ad arginare il mare e a deviare corsi d’acqua a dispetto delle difficoltà ambientali e a sprecare il tempo che la natura ci ha dato da spendere. alcuni di noi ne fanno uso con parsimonia, altri con prodigalità; alcuni di noi lo spendono in modo da poterne rendere conto, altri senza che ce ne avanzi nemmeno un po’, che è la cosa più vergognosa di tutte. Spesso un vecchio carico d’anni non ha nessun altro argomento con cui provare di essere vissuto a lungo al di fuori dell’età.
Siamo tutti legati alla sorte, alcuni con una lenta catena d’oro, altri con una catena stretta ed avvilente, ma che importa? Ha messo tutti ugualmente sotto sorveglianza, sono legati anche quelli che ci legano […]. La vita è tutta una schiavitù. Bisogna, dunque, adeguarsi alla propria condizione, lamentarsene il meno possibile, cogliere tutti i vantaggi che essa presenta: non c’è situazione tanto amara, che l’equilibrio interiore non riesca a cavarne qualche motivo di conforto.
Tante volte, superfici ristrette sono diventate ampiamente utilizzabili per merito dell’ingegnere che le ha sapute suddividere e una buona ristrutturazione ha reso abitabili localucci angusti. Applica la ragione alle difficoltà: diventa possibile che il duro s’ammorbidisca, l’angusto s’allarghi e che il carico, portato avvedutamente, risulti meno pesante. Seneca De tranquillitate animi
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