
Mi piace l’emozione dell’inizio. Mi piacciono i quaderni nuovi e i lunedì mattina. Fare un sentiero mai percorso e assaggiare un cibo mai mangiato. Mi piacciono le città sconosciute, quelle dove ogni angolo ti fa dire “non lo so”. Mi piace quando incontro qualcosa che non conoscevo prima. Mi piace il senso di freschezza che la novità porta con sé.
Mi piace il vuoto che il non conosciuto apre. Il brivido di non sapere è come aria. Mi piace l’inspirazione e la sua vibrante vitalità che mi dà il sapore dell’inizio ad ogni respiro. È sempre con l’inspirazione che torno presente mentre è facile che la distrazione arrivi quando espiro, quando mi sembra che tutto stia finendo.
E poi c’è il punto – che mi sorprende sempre – in cui inizio e fine si toccano. Quando è finita l’espirazione e non è ancora arrivata una nuova inspirazione. È un attimo brevissimo in cui il vuoto prende forma. Oppure il vuoto mi dà forma.
È una fortuna essere principianti. Una fortuna che non dobbiamo perdere con l’età, né con la nostra esperienza. Le esperienze servono per imparare ma se smettiamo di essere principianti non impariamo più. Diventiamo imparati, che è una delle cose più tristi che possono succedere. Perché vuol dire che, nella nostra vita, non è rimasto più spazio, non c’è più un vuoto fertile.
A volte l’inizio dà ansia perché non sosteniamo la sua eccitazione. Non è un problema: basta prendere la misura di quanta novità possiamo tollerare. Il resto sarà velocemente occupato dal già conosciuto che la nostra mente ci offre in abbondanza. Sono tante le cose che pensiamo di sapere già. Che pensiamo di aver già visto o fatto. C’è tanto pieno nella nostra vita che, se il vuoto ci spaventa, può farci compagnia.
Quel vuoto, quel non sapere da cui nasce la novità e il cambiamento, è la nostra età. Per cui ogni giorno ci sarebbe da festeggiare qualcosa di nuovo. Se lo facessimo sentiremmo che la gratitudine è un velo sottile tra novità e apprendimento. Perché quale può essere l’emozione dell’inizio se non la gratitudine?
Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. Goethe
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© Nicoletta Cinotti 2018 Scrivere la mente
Dedicato a tutti coloro che, questa settimana, iniziano il protocollo MBSR
[…] Mi ha sorriso e cominciando a riscaldarsi mi ha detto: “c’è chi comincia e chi finisce”. E mi ha fatto pensare a quanto sono semplici le cose se le guardiamo senza filtri. A quanto questa piccola certezza valga per un sacco di cose, a quanto certe volte basti smettere di fare qualcosa per avviarsi verso un nuovo inizio. […]