
Sono stata a trovare un’amica alla quale è appena nato un bambino. E ho capito perchè nelle Natività dipinte nei secoli c’è sempre una luce particolare. Quella luce esiste e la sperimentiamo ogni volta che ci apriamo ad un amore senza condizioni. Così di fronte a quel bambino – così piccolo – eravamo tutti illuminati. Non è una luce che viene da lui (anche se a volte trattiamo i neonati proprio come se fossero Re) è una luce che viene dal toccare la nostra capacità di amore senza condizioni. È quella stessa luce che si accende quando ci innamoriamo. Non ci importano i difetti o le condizioni limitanti: fino a che siamo innamorati siamo in contatto con quella capacità di amore senza condizioni che ci fa andare al di là dei limiti ordinari.
Pensiamo che questa intensità d’esperienza sia merito dell’altro, del neonato, del partner. Non credo davvero che sia così: semplicemente in quel momento – per un periodo più o meno lungo – non mettiamo limiti all’esperienza dell’amore e dell’amare.
Qualche mese fa è mancata un’amica: nelle ultime ore ci siamo avvicendati attorno al suo letto. C’era la stessa luce. In quel momento nessuno dei suoi difetti, delle sue ire, aveva importanza. Quel passaggio illuminava la sua vita e la nostra. In mezzo al dolore la amavamo con tutta l’intensità che, nell’ordinario, ci eravamo dimenticati. Alcuni banalizzano questa esperienza e dicono “da morti diventano tutti buoni”. È perchè in quel momento, nel momento del saluto, possiamo concederci di amare senza limiti. Senza le barriere del quotidiano.
Quella vastità che sperimentiamo nell’innamoramento, nell’inizio e nella fine, ci appartiene. Dorme dentro di noi. È accessibile ed è luminosa. È una fonte che non nutre solo chi la riceve ma anche noi che la proviamo. Così, ogni giorno, richiamarci a quella vastità, può essere un modo semplice ma essenziale, per lasciarci fiorire.
È solo quando il nostro cuore è rotto che scopriamo qualcosa di inaspettato: il cuore non si rompe. Può solo aprirsi. Quando sentiamo sia l’amore che abbiamo che il dolore – insieme – nello stesso momento, il cuore esce dalla sua corazza. Vivere con il cuore aperto è sperimentare pienamente la forza della vita.John Welwood
Pratica di Mindfulness: Cullare il cuore
© Nicoletta Cinotti 2018 Lasciar fiorire: un percorso terapeutico verso l’accettazione radicale
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