
Esprimere le nostre emozioni non è facile. Non è facile nemmeno sentirle con chiarezza ma quando poi le abbiamo messe a fuoco, il dilemma, molto spesso, è se e come condividerle. Un dilemma ancora più grande per tutte quelle emozioni che sono, effettivamente relazionali.
Come dire che siamo arrabbiati? O delusi, feriti? Dirlo o lasciar perdere? Esprimerlo o passarci sopra e cercare di lasciar andare?
Non ci sono regole ovviamente ma se le emozioni sono informazioni importanti per noi lo sono ancora di più in una relazione. Sono le nostre emozioni che permettono agli altri di conoscerci e nascondere quello che proviamo rende il terreno relazionale insicuro per noi e per il partner. Dirle, è vero, molto spesso è difficile. Sorgono malintesi e fraintendimenti. Oppure possono ferire.
Eppure c’è un modo che aiuta ad esprimerle e può sembrare banale tanto è semplice: dirle rimanendo in contatto. Perché il rischio, soprattutto se le nostre emozioni sono intense, è che ci portino in una bolla espressiva in cui ci siamo solo noi. Immersi nel nostro dolore o nella nostra rabbia, perdiamo il contatto con l’effetto che le nostre emozioni fanno al nostro interlocutore. Siamo trascinati e non ci rendiamo conto che la base, per qualsiasi comunicazione è il contatto. Inutile parlare se l’altro non è presente; inutile parlare se noi non siamo presenti all’altro. Di quelle parole verrà visto solo l’aspetto che ferisce o che irrita. Non scivoleranno via: andranno a depositarsi nel cumulo di detriti che spesso è la causa della fine di molti legami.
Quando siamo totalmente centrati su di noi il nostro cuore è chiuso, anche se stiamo esprimendo una emozione. È chiuso perché la sua natura è relazionale: quando ci siamo solo noi – con ciò che proviamo – chiediamo all’altro di essere spettatore e lo tagliamo fuori dal dialogo. E perdendo il contatto perdiamo anche la possibilità di imparare.
Non chiedere a chi ami di navigare nelle tempeste che non sai domare: chiedi a te stesso di stare in porto quando il mare è troppo mosso.
Se apriamo il nostro cuore tutti, persino le persone che ci fanno impazzire, possono diventare nostri maestri. Pema Chodron
Pratica di mindfulness: Self compassion breathing
© Nicoletta Cinotti 2018 Il protocollo MBCT
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