MINDFULNESS E BINGE EATING
(binge eating :alimentazione compulsiva-abboffata)
I criteri proposti per la diagnosi di binge eating disorder secondo Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali prevedono il verificarsi di episodi di abbuffata in media per due giorni alla settimana per un periodo di almeno sei mesi in assenza dell’impiego di comportamenti di compenso.Le persone sono per lo più sovrappeso o obese ,il BED è maggiormente diffuso tra le donne con una proporzione di 2 su 3
Altre manifestazioni sono :mangiare con molta più rapidità rispetto alla norma,ingerire cibo fino a percepire sensazioni di malessere fisico,mangiare anche in assenza di sensazioni fisiche di fame,consumare cibo da soli per l’imbarazzo provato nell’ingerire grandi quantità di cibo,provare disgusto ,sensazioni di colpa,vergogna o depressione conseguentemente all’abboffata
L’insorgenza avviene in tarda adolescenza o prima età adulta.
Le emozioni e la regolazione emotiva giocano un ruolo importante,specialmente le emozioni negative:ansia,tristezza,solitudine,stanchezza,rabbia, ma anche la felicità può giocare un ruolo importante
C’è un deficit nella regolazione delle emozioni,difficoltà di identificazione e riconoscimento delle emozioni,oltre che di attribuzione di significato,insieme a un limitato accesso alle strategie di regolazione emotiva.
Si definisce MINDLESS EATING
(mangiare senza consapevolezza)l’assumere cibo senza rendersi conto di stare mangiando o mangiare con il “pilota automatico”,ciò comporta consumare cibo in eccesso o alimentarsi in assenza di sensazioni fisiche di fame senza porre attenzione a quello che si sta facendo (come quando si guarda la televisione).
Le persone tendono a focalizzarsi o a rimuginare sul cibo.La terapia con la mindfulness parte dal presupposto che tali comportamenti fungono da distrattori rispetto alle emozioni angoscianti
Mediante la terapia si spiega che i desideri incontrollati,gli impulsi e le preoccupazioni eccessive per il cibo sono mezzi NON efficaci per far fronte alle emozioni
LE ABILITA’ DI MINDFULNESS promuovono l’osservazione non giudicante,la descrizione e l’esperienza del momento presente senza dover far niente per fuggire
Le abilità di mindfulness possono aiutare a diventare maggiormente consapevoli degli impulsi ad abbuffarsi,a ridurre la tendenza a giudicarsi,possono essere utilizzate in sostituzione delle condotte di binge eating,della modalità non consapevole di mangiare
ABILITA’ DI REGOLAZIONE EMOTIVA aiutano a gestire le proprie emozioni e spezzano il legame tra emozioni e comportamento disfunzionale,insegnando a fare esperienza delle emozioni invece di evitarle
ABILITA’ DI TOLLERANZA DELLA SOFFERENZA MENTALE modalita’ per tollerare il disagio e la sofferenza mentale quando non può essere fatto niente in quel momento per modificare la situazione:in tal caso si prevedono strategie di accettazione e sopravvivenza.
Non bisogna peggiorare le cose ricorrendo al cibo in un momento di crisi,poiché l’abboffata,che serve a mascherare la sofferenza mentale,poi scatena senso di colpa ,vergogna,diminuzione dell’autostima
QUINDI
1-praticare la mindfulness per arrivare alla consapevolezza che l’abboffata è scatenata da emozioni
2-riconoscere l’emozione e darle un nome
3-vivere l’emozione osservando,senza giudizio
4-imparare strategie di regolazione emotiva
Quando i pazienti sono saldamente ancorati nella mindfulness,sono in grado di discernere un comportamento funzionale e quindi l’abilità da mettere in atto
Nella sua accezione più ampia la mindfulness è focalizzare la mente su qualcosa(per esempio il respiro) ,essere consapevoli o osservare ciò che sta accadendo(per esempio il fatto di essere stanchi)
La consapevolezza è fondamentale per decidere quale provvedimento efficace adottare
Bisogna “innaffiare il seme con la pratica quotidiana”
Le persone per lo più non sono consapevoli delle emozioni che innescano il binge eating,la reazione è percepita come automatica e impulsiva,incontrollabile
La consapevolezza dà la possibilità di rompere il collegamento automatico tra emozioni e alimentazione disfunzionale,osservando per esempio che provare un senso di sconforto provoca l’impulso ad abboffarsi.
Si insegna a provare emozioni senza giudicarle
L’istruttore di mindfulness paragona la pratica alla ginnastica:grazie ad un esercizio continuo,si acquisiscono le abilità di mindfulness che richiedono impegno,perseveranza,volontà,pratica costante.
La mindfulness equivale ad osservare ciò che c’è:quando si è mindful ci si apre a tutte le emozioni,proprio come il sole che non sceglie chi o che cosa illuminare
Il binge eating ostacola la consapevolezza delle emozioni,che vengono bloccate e non defluiscono,mentre la mindfulness al contrario implica porre attenzione alle emozioni,senza tentare di fermarle o reprimerle.
Lo sviluppo delle abilità di mindfulness potenzia la consapevolezza di come l’ambiente,le emozioni,i pensieri e il comportamento possano innescare condotte di binge eating e come osservare l’intero processo senza rispondere con l’abboffata
Attraverso le abilità di mindfulness si diventa consapevoli delle emozioni,su come vanno e vengono,senza essere in loro balia
Una delle abilità di mindfulnes consiste nel MINDFUL EATING ,cioè partecipare momento per momento con la profonda consapevolezza di stare mangiando,interrompendo il pilota automatico dell’alimentazione compulsiva
Mediante le abilità di mindfulness si impara la differenza tra giudicare e osservare le conseguenze delle abboffate
Esempi
ESEMPIO:NON FARSI TRAVOLGERE DALL’IMPULSO DAVANTI AD UN CIOCCOLATINO RIPIENO
Prendetelo ma non mangiatelo…osservatelo…annusatelo,consapevoli della salivazione e di ogni pensiero,sensazione o giudizio…siate consapevoli di ogni impulso a mangiare il cioccolatino ripieno…il concetto è provare l’impulso senza agirlo…aperti verso qualsiasi cosa si presenti alla mente…utilizzate le abilità di osservare,descrivere,non giudicare… al termine dell’esercizio accedete alla vostra mente saggia e decidete se mangiare il cioccolatino oppure no…se scegliete di mangiarlo fatelo consapevolmente…se decidete di non mangiarlo siate consapevoli di questa scelta
(tratto da “Binge eating e bulimia-trattamento dialettico comportamentale” Raffaello Cortina Editore) a cura di Luisa Merati
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