Non esiste una malattia del corpo che prescinda dalla mente. Socrate
Nella medicina spesso si contrappongono due punti di vista: da un lato la medicina somatica, che si occupa dell’uomo come un complesso sistema di organi e funzioni biologiche, dall’altro una visione maggiormente integrata del funzionamento del corpo che mette in relazione aspetti ambientali, emotivi e fisici nell’insorgere della malattia.
Spesso a questi due punti di vista si possono accompagnare anche diversi metodi e approcci alla cura: la medicina tradizionale cinese, l’omeopatia sono spesso metodiche legate alla visione maggiormente integrata tra corpo e mente mentre la terapia allopatica ha una visione in cui prevale un approccio prevalentemente biologico.
“In un senso profondo possiamo dire che la malattia ci offre una opportunità su cui lavorare per trovare un modo più sano di vivere che vada al di là dei nostri atteggiamenti nevrotici. La rottura costituita dalla malattia ferma la battaglia nevrotica che ha esaurito la nostra energia e permette, nella fase di convalescenza, di ricostruire le nostre riserve. Da questo punto di vista la malattia può essere vista come lo sforzo del nostro corpo per stare meglio. Diventa così centrale comprendere le emozioni che il corpo esprime anzichè combatterle o controllarle” Alexander Lowen
La medicina psicosomatica
La “medicina psicosomatica” rappresenta il tentativo di ricomporre l’unità psicobiologica dell’uomo, spezzata dalla dicotomia soma-psiche.
Già nel 1934, Fenichel nel suo “Trattato di Psicoanalisi” scriveva: “II termine moderno,’disturbi psicosomatici’, ha lo svantaggio di suggerire un dualismo inesistente. Ogni malattia è ‘psicosomatica’, perchè nessuna malattia somatica è libera da influenze psichiche e persino la conversione più psichica può basarsi su di una obbedienza puramente somatica “.
Nella visione tradizionale però la medicina psicosomatica sostiene che la malattia sia il risultato di un meccanismo di conversione dell’energia da emotiva a fisica.
Il misterioso salto dalla mente al corpo
Un allievo di Freud, Felix Deutsch, nel suo lavoro più famoso intitolato “Il misterioso salto dalla mente al corpo” sviluppò il concetto di conversione fino a considerarlo come un processo continuo, che opera senza interruzioni per tutta la vita. Questo processo di ”conversione continua” diventa fondamentale per il mantenimento dello stato di salute. La malattia somatica, provocata da eventi traumatici che Deutsch assimila ad esperienze primarie di perdita, avviene per un eccessivo investimento su di un organo che interrompe la conversione continua e che il corpo non riesce ad assorbire.
La salute è un processo in continuo ricerca di equilibrio. La nostra salute si realizza più nella
velocità di recupero dopo una malattia che nell’assenza della malattia stessa. W. Reich
Il modello bio-psico-sociale
Questo modello di comprensione della malattia, sviluppato da Engel negli anni ’80 del secolo scorso, si basa su una visione multidimensionale della salute, che pone la persona ammalata, al centro di un sistema biologico, sociale e psicologico. Per risolvere la malattia il medico deve rivolgersi non solo agli aspetti biologici e psicologici ma anche alle condizioni sociale e familiari in cui la persona si trova a vivere poiché tutti questi aspetti interagiscono nell’evoluzione della cura e della malattia.
Questo modello – che esprime la visione multidimensionale della salute proposta dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 1947 – si contrappone ad una visione bio-medica che vede la malattia come il risultato di condizioni biologiche da correggere e modificare attraverso un approccio prevalentemente farmacologico.
La salute si basa sulla felicità: dall’abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l’estasi nella natura delle arti. Patch Adams
La medicina corpo-mente
La medicina corpo mente si occupa, ad integrazione dell’approccio psicosomatico e del modello bio-psico-sociale, di esplorare come avviene il misterioso salto dalla mente al corpo. Considera il corpo mente come unità e quindi tutti i fenomeni fisici come suscettibili rispetto al nostro stato emotivo, sia nella salute che nella malattia. Rende, grazie alle ricerche neuroscientifiche e alle ricerche sugli effetti dello stress,un po’ meno misterioso il salto dalla mente al corpo e vede, piuttosto, le infinite interazioni tra il corpo e la mente.
In questo senso potremmo dire che le emozioni giocano un ruolo chiave nella nostra salute: se le neghiamo, tratteniamo o evitiamo possono prendere due vie di espressone alternativa. La via del corpo, con la maturazione dei sintomi psicosomatici o la via della mente con la proliferazione dei pensieri.
Andare a pezzi
Lo stress diventa uno degli elementi chiave di comprensione della medicina corpo-mente. Quando siamo in salute le sensazioni fisiche, emotive e i pensieri sono connessi tra di loro. Possono essere piacevoli o spiacevoli ma nella visione di Schwartz questo non ha importanza. Toni Schwartz ritiene che lo stress sia un modo di allenare il nostro organismo ad una migliore resilienza; se ci sottoponiamo a una quantità troppo bassa di stress perdiamo in forza e tonicità. Diventa patologico però quando non siamo in grado di compensarlo con una adeguata quantità e qualità di riposo. Quando entriamo in questo circolo vizioso dello stress le nostre sensazioni fisiche, emotive e i pensieri non sono più connessi tra di loro ma viaggiano in moto proprio.
Ci sono due grazie, di cui è priva la maggioranza degli uomini e di cui essi non apprezzano il valore: la salute e il tempo libero. Il Corano
Medicina corpo mente o medicina psicosomatica?
Potremmo dire che medicina psicosomatica e medicina corpo mente si equivalgono, nella visione della salute. La differenza principale sta nell’approccio che è maggiormente interpretativo nella medicina psicosomatica. L’ipotesi è che permettere la corretta interpretazione del sintomo contribuisca a invertire il meccanismo di somatizzazione simbolica che sta dietro l’insorgere della malattia. Nell’approccio mente-corpo, invece, il punto centrale è il riportare equilibrio in modo che l’autoregolazione possa ridurre i sintomi. Nell’una né l’altra escludono il ricorso alla terapia farmacologica, allopatica o omeopatica che siano, ove si renda necessario. Nella medicina corpo mente non si parla di sintomi di conversione dalla psiche al soma ma si riporta alla funzionalità del sistema nervoso autonomo, al nervo vago e alle ipotesi di Stephen Porges sulle modalità difensive di risposta al pericolo.
Entrambe sottolineano la nostra responsabilità, nella salute come nella cura.
Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana di più e in quella settimana pioverà a dirotto. Woody Allen
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