Il nostro spazio interno è disegnato dal respiro prima ancora che dalle condizioni esterne. Per questo possiamo sentirci soffocare anche se siamo Liberi.
Scegliamo di restringere lo spazio del respiro per controllare ciò che sentiamo ma spesso, così facendo, rimaniamo noi stessi prigionieri.
Riacquistare la libertà del respiro non passa attraverso la lotta o attraverso la sottomissione. Passa attraverso il riconoscere con dignità i limiti che noi stessi abbiamo dato al respiro. E alla nostra vita.
Nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
solo di notte qualche volta
quando dormono tutti.
Gli dico: lo so che ci sei,
non essere triste
poi lo rimetto a posto,
ma lui lì dentro un pochino canta,
mica l’ho fatto davvero morire,
dormiamo insieme così
col nostro patto segreto
ed è così grazioso da far piangere
un uomo, ma io non piango,
e voi?
Charles Bukowsky
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