
Le illusioni sono una discreta fonte di dolore. Ci fanno sperare e poi ci gettano nella disperazione. Di tante illusioni forse la peggiore è quella che ci fa credere che la felicità sia una specie di “premio produzione”, un benefit che si raggiunge quando tutto è a posto. Per questo lottiamo così duramente per combattere ogni imperfezione della nostra vita, ogni graffio, ogni sbavatura. Perché siamo convinti che fino a che non sarà tutto a posto, ma proprio tutto e proprio tutto a posto, non avremo pace e non potremo essere felici.
Eppure se pensiamo ai momenti difficili che abbiamo passato potremmo davvero accorgerci che a volte è stato proprio nel momento più nero che si è aperta, insospettato e insospettabile, uno spiraglio, un bagliore di felicità. Una felicità fatta di piccole cose, un sorriso, una gentilezza, un gesto imprevisto e gradito. Non succede solo perché ogni difficoltà ha un risvolto positivo. Succede perché, malgrado la nostra chirurgica convinzione che la vita debba essere nettamente divisa tra bene e male, giusto e sbagliato, gioia e dolore, le cose sono, invece, sempre mischiate insieme. Abbiamo solo bisogno di uscire da questa visione operatoria, da chirurghi che aspettano che l’anestesia faccia effetto per operare e togliere il problema. Non possiamo tagliare via pezzi della nostra vita per diventare felici. Non dobbiamo amputare parti della nostra anima per essere felici e nemmeno diventare immemori per poter perdonare. Basta cercare nelle pieghe, in ciò che è piccolo, in quello che è collaterale. Basta lasciar andare la nostra ossessione per il particolare sbagliato, la nostra tendenza al lifting. E allora, quasi per caso, arriva la felicità che ci stava aspettando. Aspettava che la smettessimo con l’anestesia e con la fuga.
Persino Dopo Tutto questo tempo Il Sole non dice mai alla Terra: “Mi sei debitrice” Guarda che succede Con un amore del genere, Illumina tutto il cielo. Hafez“
Pratica di mindfulness: L’illusione di una vita perfetta (Video sul mio account Instagram)
© Nicoletta Cinotti 2021 Il protocollo MBCT