
Ti è mai successo di sentire un’emozione ma di provare un diverso impulso all’azione? Per esempio senti che vuoi andare a camminare ma il tuo senso del dovere ti tiene legata alla sedia. Oppure vorresti stare a casa con i bambini e invece devi uscire per forza per un impegno professionale. Lo fai ma intanto senti che la tua anima è divisa in due e nessun ragionamento riesce a ricucire quello strappo nelle vele. In mezzo soffia il vento che ti dice che avresti dovuto fare qualcosa di diverso, pur sapendo che, se anche avessi scelto di rimanere a casa invece che uscire, di andare a camminare invece che scrivere, saresti stata comunque con le vele del cuore divise.
Questo succede perchè alcune emozioni – quelle che tornano con più intensità e frequenza – diventano uno stato mentale, un insieme compatto e prepotente di emozioni, sensazioni fisiche, impulsi all’azione che è stabile e coerente e che ci spinge ad agire sempre nello stesso modo. Alcuni lo chiamano carattere. Io preferisco chiamarlo stato mentale perché consente più speranza rispetto al cambiamento. Il cambiamento è sempre possibile ma in questo caso abbiamo finito per identificarci con una emozione che è diventata uno stile di comportamento. Altre emozioni poi sono nate e ci hanno attraversato – perché fortunatamente le emozioni sono mobili e in dialogo con la vita – ma questo stato mentale rende difficile esprimerle con libertà. Tende, infatti, ad essere piuttosto esigente e oppressivo perché vuole realizzare un suo scopo. Ecco questo è il punto. Qual è lo scopo, la motivazione dello stato mentale a cui ubbidisci e qual è lo scopo dell’emozione che vorrebbe sovvertire la situazione?
Se non ci connettiamo allo scopo, e quindi all’intenzione che sta dietro alle nostre scelte, diventa molto difficile ridurre le nostre apparenti contraddizioni e divisioni. Così, come pratica del giorno, oggi, cerca di trovare l’intenzione. E guarda se quell’intenzione è dedicata a qualcosa che ha valore per te oppure se è semplicemente retta dalla paura. Puoi sempre scegliere tra la paura e quello che ha valore per te. E innamorarti della scelta.
Chiudi gli occhi. Innamorati. Resta qui. Rumi
Pratica di mindfulness: Il panorama della mente
© Nicoletta Cinotti 2021 Mindful Self Compassion