
Ad una coppia sposata, che riesce a malapena a parlarsi con un minimo di gentilezza, non sono certo i contenuti che mancano, bensì le storie. Storie che sono andate perdute…Oggi si è troppo vicini e chi racconta una storia potrebbe essere sommerso dal contenuto. Peter Bichsel
Questa frase mi è sembrata così vera che non ho potuto fare a meno di farle fare l’ouverture anziché la chiusura. Descrive quello che succede, dentro e fuori da una relazione, quando entriamo in stress. Perdiamo la capacità di raccontare e veniamo sommersi dal contenuto. La perdiamo in modo opposto: possiamo perderla rimanendo silenziosi oppure affogando nei particolari. Particolari che non riescono però a diventare una vera narrazione. È quello che succede quando un evento ha spezzato la nostra capacità di riflessione.
E la nostra capacità di riflettere richiede un ingrediente che ci fa sempre un po’ paura: richiede di fare un passo indietro e non un passo avanti. Perché quando facciamo un passo avanti affondiamo nel contenuto ma non riusciamo a rintracciare, in quel contenuto, il filo degli eventi. La riflessione, la saggezza che ne deriva nasce così: dal fare un passo indietro e guardare tutta la prospettiva. È quella prospettiva che può raccontarci la storia. È quella prospettiva che può permetterci la riflessione.
Così ci sono storie che ci fanno andare avanti e storie che ci lasciano al palo. Le storie che ci raccontiamo senza poter o saper riflettere su ciò che è accaduto ci lasciano fermi. Legati a particolari che non sanno diventare una vera storia, che rimangono solo – e sempre – un contenuto.
Pratica di mindfulness:
Qui sotto trovi una pratica guidata per trovare un filo rosso, per non lasciarti travolgere dai contenuti e riuscire a narrare una storia
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© Nicoletta Cinotti