
Quando sentiamo parlare del nostro bambino interiore o delle nostre parti vulnerabili potremmo pensare che sia necessario andare a scavare per trovarle dentro di noi. In realtà queste parti parlano spontaneamente molte volte. Ogni volta in cui cambiamo improvvisamente e misteriosamente umore, oppure quando ci arrabbiamo per un nonnulla o ci offendiamo per futili motivi – oplà – sono le nostre parti infantili e vulnerabili che fanno capolino dentro alla nostra vita.
Se va bene le consideriamo semplicemente momenti in cui abbiamo perso il controllo della situazione. Se va male le consideriamo molto peggio: aspetti del nostro carattere che possono creare danno. In realtà rivelano una semplice verità: non abbiamo bisogno di andare a cercare il passato scavando. Ci accompagna in molti momenti nel modo con cui viviamo il nostro presente. Emerge a tratti proprio nel momento in cui perdiamo la padronanza di noi. Dopo che abbiamo perso il controllo magari ci sentiamo imbarazzati – oppure ci sembra di aver avuto pienamente ragione a dare i numeri – però non ci viene mai in mente che anziché reprimere o iper-reagire ci siano delle altre strade. Strade più semplici come quelle che percorreremmo se a comportarsi così fosse qualcuno a cui vogliamo bene. Perché il punto è questo: molto spesso non vogliamo bene alla nostra vulnerabilità. Ce ne vergogniamo e vogliamo tenerla segreta.
Così la nostra vulnerabilità parla attraverso messaggi indiretti. Parla attraverso la nostra tendenza a tenere dei segreti, ad usare metodi indiretti per chiedere quello di cui abbiamo bisogno, a nascondere le cose, anche quelle più quotidiane, in posti che poi non ricordiamo. Parla attraverso la nostra impazienza: quella che ci fa credere che i problemi – soprattutto quelli costruiti in una vita intera – si possano risolvere in un attimo. Anche meno di un attimo: perchè noi siamo grandi!
Ogni volta che la tua onestà, autenticità e intimità è rinforzata anziché punita, accettata anziché giudicata, un altro dei muri che rinchiudono il tuo bambino interiore è abbattuto.
Pratica del giorno. Prova a scrivere le verità che, in questa giornata, hai evitato di dire. Scrivi su un lato del tuo quaderno quello che hai effettivamente detto e sull’altro lato del tuo quaderno quello che avresti detto se ti fossi dato il permesso di dire la verità. Scrivi la verità per te, per coltivare una retta parola, per dare voce a quella strabiliante sincerità che hanno i bambini e che poi impariamo a reprimere per educazione.
© Nicoletta Cinotti 2020 Reparenting ourselves