L’attenzione esagerata al futuro toglie significato e piacere al presente. E, poiché il futuro deriva dal presente, la perdita del presente trasforma il futuro in un sogno o in un’illusione. E’ come cercare di costruire una casa senza fondamenta. Tutto quello che si può produrre è un castello in aria.
Quando il futuro sostituisce il presente, quando il fare nega l’essere, sorgono i problemi. Un equilibrio appropriato può essere raggiunto quando la persona o la società sono radicati al corpo, al presente, all’essere. Allora l’Io, il futuro e il fare riposano su solide basi.
Alexander Lowen, Paura di vivere
© Nicoletta Cinotti
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