
La lode e il biasimo sono parenti stretti, strettissimi della approvazione e disapprovazione. Tanto stretti che, a volte li identifichiamo. Ma, nella lode e nel biasimo, ci spingiamo un po’ oltre nella manipolazione emotiva perché diventano forme di controllo in cui siamo più espliciti rispetto a quello che è il comportamento desiderato. Comunichiamo al nostro interlocutore che tra noi e lui o lei, c’è distanza – nel caso del biasimo – o ammirazione nel caso della lode. Sono il guinzaglio, mentre approvazione e disapprovazione sono il collare. Senza collare nessun guinzaglio è utile. Però possiamo avere il collare – ed essere quindi facilmente messi al guinzaglio – oppure avere solo il collare, un “aggancio” disponibile, utile e veloce a cui gli altri possono attaccare il guinzaglio della lode o del biasimo. Forse potresti pensare che la lode vada bene. in realtà, come diceva Heinz Kohut, “La lode in faccia è una minaccia” perchè la nostra mente misura subito cosa accadrebbe all’opposto se non mantenesse lo standard. Tantissima ansia da prestazione nasce proprio da quella forma impropria di sostegno costituita dalla lode. Il genitore che abbonda in lodi assottiglia la resilienza alla frustrazione dei propri figli.
Se siamo vulnerabili all’approvazione e disapprovazione siamo, inevitabilmente, ancora più vulnerabili quando, nei nostri confronti, viene espressa lode o biasimo. A quel punto non solo siamo “presi per il collo” ma siamo tenuti al guinzaglio dalla persona che esprime lode o biasimo, che, nella nostra percezione, può diventare una specie di “pericolo”. Per strano che possa sembrare il luogo in cui questo avviene di più non è a scuola (anche se avviene anche lì) ma nei rapporti di coppia. Moltissimi partner usano la disapprovazione come modo per tenere stretto il guinzaglio della libertà di movimento. Dovremmo usare lo strumento del biasimo con cautela. È uno strumento molto potente ma è anche un’arma a doppio taglio: se esageriamo, ad un certo punto, proprio come succede con i cani, il rapporto soffoca oppure il cane strappa la nostra presa maleducata e scappa.
Non posso raccontarvi quanto biasimo ho visto, negli anni, dopo una separazione. Eppure quel biasimo fa male, malissimo a tutti. A lo riceve conferma che ha fatto bene, anzi benissimo, a scappare e diventa sempre più inafferrabile. Per i figli getta un’ombra sull’affidabilità del genitore biasimato. Se proprio volete avere un guinzaglio: usate l’amore. Lascia liberi e non fa mai male!
Riconciliarsi è sempre possibile. Riconciliarsi significa che compiamo questo lavoro in noi stessi per ripristinare la pace. Thich Nhat Hanh
Pratica del giorno: Lasciar andare il dolore del passato
© Nicoletta Cinotti 2020 Reparenting ourselves