
Quando iniziamo a meditare abbiamo bisogno di una voce che ci accompagna. Un po’ come quando iniziamo a camminare abbiamo bisogno di una mano che ci sorregga. Poi spicchiamo i primi passi e possiamo farlo solo perchè aggiustiamo continuamente il nostro equilibrio. Il nostro equilibrio traballante suscita tenerezza e le cadute sono inevitabili.
Nella meditazione è esattamente la stessa cosa: iniziamo con una voce che ci accompagna. Non solo è importante perché ci guida: è importante anche perchè la dolcezza del tono ci rassicura. Ci dice che, anche se stiamo entrando in un luogo buio, non dobbiamo avere paura perchè quella voce è la nostra piccola lanterna.
Magari quella lanterna ci mostra angoli e prospettive che non avevamo considerato. Ci chiede di andare in una direzione che non avremmo percorso e tutto questo crea, respiro dopo respiro, un legame con la nostra meditazione. poi arriva il momento in cui abbiamo voglia, bisogno e desiderio di seguire solo la nostra voce. Perché amiamo la nostra autonomia e indipendenza.
Quando arriva quel momento?
Non c’è una regola precisa. per alcune persone – che magari nella vita fanno tutto da sole – quel bisogno non arriverà mai. Essere accompagnate dà sollievo a tutta la loro autonomia e ricorda che nella vita si può essere insieme. Per altre persone l’apprendimento può essere veloce oppure lentissimo. Non ha davvero importanza quanto tempo ci vuole per imparare a esplorare dentro di noi senza nessuna guida se non noi stessi. Questa è una “Quest” come si dice in inglese. È qualcosa di più di una ricerca. È il senso del nostro viaggio spirituale, è la ricerca del Sacro Graal. Quel Graal che aspetta ognuno di noi. Nessuno escluso. In ogni caso, per quanto profonda possa essere la nostra pratica silenziosa, abbiamo sempre bisogno di guardare fuori, ad una guida che assista la nostra esplorazione.
Una cosa è certa: il silenzio semina: semina consapevolezza, pazienza, apertura. A volte semina desiderio. Altre volte semina sazietà. Poiché semina non ci accorgiamo subito di quello che è successo. Così, quando arriva primavera la nostra sorpresa sarà più grande. Tanto grande che il nostro cuore tornerà alla sua vastità!
Il silenzio è d’oro
perchè incendia le ore
prepara la fuga e azzoppa
conduce per contrade misteriose. Mariangela Gualtieri
Pratica di mindfulness: I suoni del silenzio
© Nicoletta Cinotti 2020 La cura del silenzio: ritiro online