
Da circa trent’anni mi occupo, in modi diversi, di scrittura a mano: intesa come calligrafia, scrittura educata che segue le regole, e scrittura segno, che le sovverte: scrittura formale, informale e scrittura a scuola.
Ho iniziato seguendo un corso di calligrafia cinese, per caso e curiosità. Mi sono appassionata al segno, e ho iniziato il mio percorso di formazione con lo studio della calligrafia occidentale, delle scritture storiche – la storia dei segni che abbiamo utilizzato per scrivere, per comunicare.
È un percorso che richiede tempo, pazienza, passione: osservare, imparare a guardare e capire come si relazionano i segni con lo sfondo, trovare il rapporto tra le forme nello spazio del foglio, creare un equilibrio tra il nero del segno e gli spazi bianchi che crea.
Ho fatto di questo la mia professione, e a quanti mi chiedono a cosa serve un calligrafo oggi, quando lettere di ogni forma sono disponibili su un computer e/o in rete, vorrei far notare quanto è importante e diverso scrivere a mano, imparare a scuola questa espressione del sé, vorrei ricordare che la nostra scrittura è diversa e riconoscibile da quella degli altri – non un prodotto seriale.
Anche oggi, nonostante la disponibilità e il seducente richiamo di tanti oggetti “per scrivere”, la scrittura a mano, con la sua intrinseca umanità, ci chiede di rallentare e di “sentire”: i segni incerti di chi sta imparando a scrivere, il corsivo di chi ha imparato “a quei tempi”, lo stampatello indecifrabile di chi non stacca la penna dal foglio (creando legature tra le lettere che generano confusione); una nota su un foglio “volante”, un promemoria su un post-it, un’annotazione sulla tovaglietta di carta della trattoria, un indirizzo (mail, ovviamente) sul tovagliolino del bar; una lettera d’amore, un indirizzo su una busta, un diario; gli appunti di studio su un quaderno, la lista della spesa su un foglietto, la bozza di un racconto su fogli sparsi; una dichiarazione – di pace, di guerra – su uno striscione, uno slogan su un muro.
© Francesca Biasetton 2018
Le mie riflessioni sulla scrittura a mano sono raccolte nel volume “La bellezza del segno – Elogio della scrittura a mano” edito da Laterza.
Francesca Biasetton terrà uno speech su “La bellezza del segno” e terrà un laboratorio di calligrafia a La bellezza delle parole che si terrà a Chiavari il 27 Ottobre 2018.
Vuoi partecipare?
Per iscriverti è necessario acquistare un biglietto su Eventbrite. Fino al 10 Ottobre potrai usufruire una riduzione sul prezzo di acquisto che sarà di €106,75. Dal 10 Ottobre il prezzo sarà di € 129,92. Con Eventbrite riceverai immediatamente la tua fattura e sarai iscritto alla NL che accompagnerà settimanalmente il nostro percorso verso la bellezza delle parole