
Se l’atteggiamento è quello di dire “Conosco già questo momento o questo respiro; quindi li ho già visti tutti”, coltivare la mindfulness sarà molto noioso. Ovviamente neppure questo dovrà significare la fine del viaggio, poiché si può essere consapevoli di quanto noioso possa essere osservare il respiro, per esempio, o i pensieri. E quando l’abbiamo visto, in quella consapevolezza, possiamo domandarci:” La consapevolezza della mia noia è annoiata?”
Se esaminiamo quella domanda con attenzione è probabile che la risposta sarà “Niente affatto”. la consapevolezza non viene catturata dalla tua noia.
Se si assume l’atteggiamento proprio della mente del principiante, la noia può diventare incredibilmente interessante. Mentre la si osserva, si può scoprire che si dissolve in qualcosa di molto più interessante, in un altro stato mentale.
Lo stesso accade praticamente per qualsiasi stato mentale, compresi quelli da cui si sentiamo oppressi o che ci spaventano a tal punto che non riconosciamo neppure di provarli: “Chi io? Spaventato? Atterrito? Teso?No, non io” Riesci a sentire questo non io? Questa è la storia del non io. Jon Kabat Zinn
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