
Sull’ansia sappiamo tutto, per esperienza diretta e indiretta. Ma forse non sappiamo ancora quanto sia forte l’aspetto relazionale dell’ansia e quanto sia legato alla sensazione di approvazione e disapprovazione.
Se siamo dipendenti dall’approvazione degli altri per la nostra felicità, qualsiasi scelta possa incontrare disapprovazione verrà vissuta con molta ansia. Non un’ansia legata alla nostra capacità personale ma l’ansia che il nostro desiderio, la nostra scelta possa incontrare disapprovazione. L’ansia che sentiremo allora non sarà l’ansia per la prestazione ma l’ansia per l’effetto relazionale delle nostre scelte. Un’ansia così forte che potrebbe arrivare ad impedirci anche scelte necessarie per noi e per la nostra crescita.
Questa è una delle ragioni per cui l’ansia è così contagiosa: se siamo dipendenti dall’approvazione o disapprovazione altrui saremo più permeabili alle idee – e alle emozioni – degli altri. Ci sarà più facile “sentirle” e confonderemo questa permeabilità con l’empatia. In realtà abbiamo dei rilevatori sensibili agli stati emotivi altrui perché siamo abituati a condizionare le scelte sulla base dell’indice di gradimento relazionale.
Questa è anche una delle ragioni per cui, quando proviamo ansia, ci sentiamo infantili e bisognosi di rassicurazione: la matrice relazionale dell’ansia è spesso nel nostro desiderio infantile di essere approvati dai nostri genitori
Cercare di uscire da questo tipo di problema con le modalità tradizionali – quelle che si usano quando soffriamo, per esempio, di ansia generalizzata – non funziona. È nel nostro modo di stare in relazione che si trova la chiave della nostra ansia e soprattutto nella nostra capacità di essere davvero autonomi senza diventare egoisti o eccessivamente ego-riferiti.Ogni giorno potremmo fare una piccola lista: la lista delle cose che non facciamo per non essere disapprovati e la lista delle cose che facciamo per essere approvati. Scopriremo quanto stiamo lavorando per la nostra vera indipendenza e per la nostra autonomia.
Siamo tutti scultori e pittori, e il nostro materiale è la nostra stessa carne, il nostro sangue, le nostre ossa…Henry David Thoreau
Pratica del giorno: Grounding
© Nicoletta Cinotti 2020 Scrivere la mente online