
Anche quest’anno ho preso dei bulbi. Mi sono avventurata verso gli amarilli, bulbi generosi che richiedono spazio. Non credevo che avrebbero avuto una fioritura così rigogliosa. I bulbi mi insegnano sempre qualcosa, mi permettono di scoprire il punto di transizione tra la fiducia e la rinuncia. Quando siamo in quel passaggio – qualcosa che ancora non c’è e l’incertezza del risultato – sperimentiamo spesso il desiderio di lasciar andare, l’impulso ad abbandonare. Perché credere che qualcosa che adesso non c’è diventi visibile e tangibile?
In quel momento è la fiducia in ciò che può emergere che mi permette di continuare a dedicare cura e attenzione. Non è l’immediato, che ancora non è soddisfacente, ma è proprio la fiducia che si realizzi e cresca una possibilità. E che quella possibilità, anche se diversa da come la potevo aspettare, possa essere nutriente. In questa transizione possiamo provare scoraggiamento, rinuncia, voglia di distrazione. Sono tutte emozioni che nascono dall’incertezza del risultato e dall’ansia che l’incertezza porta con sé. A volte preferiamo avere una certezza – anche se questa certezza viene dal rinunciare – piuttosto che aspettare e vedere davvero che cosa può succedere. Per poter stare nell’incertezza, nella transizione, nella possibilità abbiamo bisogno di un ingrediente che ha tutta la potenzialità della crescita. Abbiamo bisogno di fiducia, che non è la fiducia che tutto andrà bene. È la fiducia che, comunque vadano le cose ci sia qualcosa di. nutriente. Adesso abbiamo bisogno di questa fiducia. Che non è credere che tutto andrà bene ma credere che valga la pena rimanere aperti. Quando viviamo sotto minaccia – e il Covid è una minaccia che aleggia da molto tempo – le nostre prospettive diventano limitate. Ci limitiamo a cercare una via d’uscita, una via di fuga ma ne vediamo una sola. La fiducia ci permette di tenere la mente aperta, la nostra consapevolezza aperta, pronta a cogliere le nuove strade che possono aprirsi d’improvviso, di fronte a noi. Perché il momento presente è così: è una fioritura che può sorprenderci in qualsiasi momento. La prova più dura è quella di vivere una vita sola, sempre la stessa. la prova più bella è cogliere che ogni giorno, in ogni momento inizia una vita nuova.
Ho una fiducia così grande: non nel senso che tutto andrà sempre bene nella mia vita esteriore, ma nel senso che anche quando le cose mi andranno male, io continuerò ad accettare questa vita come una cosa buona. Il Diario di Etty Hillesum
Pratica di mindfulness: La consapevolezza aperta o la meditazione di ieri sulla mia pagina FB, disponibile anche in differita
Dal 22 al 28 Marzo ogni mattina alle 8 offrirò una pratica gratuita su zoom, per early bloomers, late bloomers e per chiunque abbia voglia, dopo questo lungo inverno che dura da un anno, di fiorire. Puoi iscriverti su zoom. Vengono accettate solo iscrizioni che riportano per esteso nome e cognome. La compagnia della fioritura (Clicca sulle parole in grassetto). Se pensi di partecipare saltuariamente non iscriverti ma semplicemente connettiti alle 8 della mattina in cui puoi praticare!
© Nicoletta Cinotti 2021 Reparenting ourselves