
Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice: uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora si chiama Sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia. Luis Sepulveda
Iniziava così la newsletter di Mario Calabresi stamattina. Una citazione così bella che non avrei potuto desiderare di leggere qualcosa di meglio o qualcosa di più. È vero la vita è mutevole. per questo sappiamo che siamo sottoposti ad eventi atmosferici. Per questo sappiamo che, per quanto lunga possa essere stata la pioggia, prima o poi arriverà il sole. È sempre così. Non dobbiamo cadere nella trappola di dimenticarlo. Di spostarci sull’eterno presente delle difficoltà. Perché nessuna difficoltà è eterna, nessuna giornata di sole dura per sempre.
In questa mutevolezza incontriamo tutte le possibilità di crescita. A volte, quando vogliamo dominare la vita, ci sembra che le sfide che abbiamo di fronte non siano opportunità di crescita adatte a noi. Che dovremmo avere qualcosa che avevamo previsto invece che qualcosa di imprevisto. Eppure questo lottare contro la novità è una battaglia che ha un prezzo troppo alto: ci lascia fermi e immobili. Ci fa credere che i nostri piani siano gli unici che vanno bene, che solo noi sappiamo la direzione giusta.
Facciamo un inchino alla sovranità delle cose: ci sapranno dare la direzione giusta, per agire in modo appropriato davanti alle sfide della nostra vita. È così che un arcobaleno diventa un arcobaleno: sole misto a pioggia. È così che la nostra vita diventa grande, forse grandissima: gioia mista a dolore, felicità ordinaria e straordinaria, piacevole, spiacevole e neutro. Solo così possiamo vedere le sfumature dell’arcobaleno.
Come guerrieri di Shambhala ci scopriamo a spargere lacrime e contemporaneamente a sorridere. Piangiamo e ridiamo nello stesso tempo. Questo è l’ideale Shambhala: piangere e sorridere nello stesso tempo. Non è splendido? Un fiore ha bisogno di sole e di pioggia per sbocciare nel suo modo meraviglioso. Un arcobaleno si crea dalle lacrime che scendono dai nostri occhi mescolate a un raggio di sole. È così che un arcobaleno diventa un arcobaleno: sole misto a lacrime. Da questo punto di vista, la filosofia Shambhala è la filosofia di un arcobaleno. Chögyam Trungpa
Pratica informale di mindfulness: Oggi decidi di fare una delle tue attività abituali in modo rallentato. Decidi tu quanto vuoi rallentare: potrebbe essere semplicemente camminare con passo lento. Cerca di portare l’attenzione al punto in cui decidi di riprendere velocità e guarda se, in quel momento, c’è un’emozione che ti spinge a correre. Rallentare non è facile: chiediti di farlo solo per 5 minuti e poi, se ne hai voglia, ancora per 5. Non forzarti a rallentare. Scoprirai che rallentare dilata non solo il tempo ma anche lo spazio e che il senso di oppressione che spesso proviamo è un effetto, secondario e collaterale, della velocità. Questa pratica informale è tratta da “Mindfulness in 5 minuti. Pratiche informali di ordinaria felicità”
© Nicoletta Cinotti 2020 Pratiche informali di ordinaria felicità