
Il più importante dei libri di Jon Kabat Zinn – Riprendere i sensi – è stato suddiviso in 4 parti. Esce con i tipi di Corbaccio “Il Risveglio. Praticare la mindfulness nella vita quotidiana“. Raramente apprezzo questi re-styling ma questo vale la pena. È profondo e intimo, caldo e intelligente, proprio come Jon Kabat Zinn, la persona più intelligente che io abbia mai incontrato. Una persona la cui intelligenza brilla del calore del suo cuore. Che mostra un affetto rigoroso e mai compiacente verso la vita. La mindfulness di Jon Kabat Zinn non è la mindfulness delle belle fotografie, delle gocce nell’acqua. È la mindfulness di chi sa unire mente e cuore con verità.
“Che cosa intendiamo quando parliamo di “coltivare la mindfulness”? L’invito è sempre quello: fermarsi un momento, solo un momento, e lasciarsi cadere nella veglia. È tutto qui. Fermati e lasciati cadere, ossia entra nell’esperienza di sperimentare e, anche per il più breve dei momenti, tienila semplicemente nella consapevolezza così com’è in un attimo, o, in altre parole in questo momento senza tempo che chiamiamo ora, il solo momento che abbiamo davvero.
Sembra così semplice e lo è.
Ma non è facile.
Anzi, da un certo punto di vista è la cosa più difficile che ci sia. Eppure, paradossalmente, la mindfulness non implica fare qualcosa. In realtà è un non fare, un non fare radicale. Proprio in ogni momento di non fare si trovano pace, intuizione, creatività e nuove possibilità riguardo a vecchie abitudini mentali e a vecchie abitudini di vita. Proprio in questo o in qualsiasi momento del non fare, sei già giusto, già perfetto, nel senso di chi e di che cosa sei.
Niente di tutto ciò significa che non riuscirai a portare a termine quello che fai. Infatti, quando il tuo fare viene fuori dall’essere, quando è veramente un non fare, è un fare decisamente migliore e più creativo e persino più facile di quando ci sforziamo di fare qualcosa senza averne consapevolezza momento per momento.
Quando il nostro fare nasce dall’essere diventa parte integrante e intima di una storia d’amore con la stessa consapevolezza e con la nostra capacità di abitare quello spazio nella mente e nel cuore nonché di condividerlo con chi è altrettanto impegnato a realizzare quel modo di essere: potenzialmente tutti noi”. Jon Kabat Zinn
Ecco perché oggi lo condivido con te per la Rubrica “Addomesticare pensieri selvatici”
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