
L’io che ti lasci alle spalle è una vecchia pelle
superata.
Non ti addolorare per questo.
Guarda al tuo Sé, nudo, crudo, bagnato, incompiuto
guarda a quello che stai diventando.
Anche il mondo fa la sua muta
tra politici, cataclismi, giorni ordinari.
È facile perdere questo momento
che si dispiega teneramente. Cercalo
come se fosse il primo filo d’erba dopo un lungo inverno.
Ascoltalo come se fosse il primo ragglo di luce
in un luogo dove l’alba è annunciata da campane.
E se tutto questo non funziona
lava i piatti.
Sciacquali dal sapone,
mettili sullo scolapiatti.
Rimani al lavandino della cucina
Lascia che l’acqua fredda scorra tra le dita.
Sentila.
Pat Schneider
Oggi finisce Scrivere la mente: una vacanza che ti salva la vita. Il prossimo viaggio sarà “Scrivere la mente nel territorio dell’amore”
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