Io è questo confine
che talvolta ti abbraccia?
O l’angelo pacato
che si posa sulla sera,
o il limite del pieno,
io sono i minuti
persi o lavorati? E’ la paura,
il gigante che si siede
caparbio sul tuo petto
lungo le ore notturne del pensiero?
Ferma la farfalla della mente,
cos’è io?
E’ io che incontra tu?
O è il vuoto che abbraccia il vuoto
e io e tu tremanti
si stringono nell’ombra la mano?
E’ io che balbetta davanti al nome
dell’alba e del tramonto mentre
il vuoto immenso ringrazia silenzioso
la meraviglia senza nome
che sorge e passa passa
e sorge? Io è la legge
che non vede se stessa
e le bandierine leggere
che seminano nel vento
alfabeti di preghiera?
Io è la gemma
che hai tra le labbra
che la morte furtiva
farà fiorire baciando?
Un tappeto di preghiera
è io
quando il limite
in te si inchina?
Chandra Livia Candiani
Cravarone luglio 02
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