
“…in un mondo che è sempre di corsa, sempre meno attento e consapevole, sempre più dominato da stress e competizione, la gentilezza e la cura sono la vera rivoluzione. Occorre perciò dare loro centralità e trovare un nostro modo per esprimerle, per farne una pratica. C’è un bisogno profondo di un gesto gentile, di un sorriso, della capacità di aprire il cuore e ascoltare davvero: basta poco per trasformare il nostro tempo, la nostra vita e quella di chi incontriamo. Questa può essere la chiave per vivere una vita autentica e offrirsi la possibilità di una felicità più vera, e la pratica buddhista, come la filosofia epicurea, ci insegna che questa strada non solo è percorribile, ma è già stata percorsa e funziona. Tutti possono scegliere di vivere pienamente, di essere gentili e più felici, giorno dopo giorno, passo dopo passo: ciascuno di noi può dare il via a questa rivoluzione gentile. Ora. Lo scopo di questo libro è allora quello di condurvi alla scoperta di alcuni degli aspetti fondamentali per “innaffiare” la ricerca e la pratica e far sì che fioriscano gli elementi che possono davvero essere trasformativi.
Praticare la sensibilità gentile serve dunque anche a far fiorire la nostra immaginazione e la nostra libertà. Una libertà possibile solo se guardiamo davvero dentro noi stessi e cominciamo ad aver cura dei nostri limiti, dei nostri errori, dei nostri sogni, con consapevolezza e attenzione. Vivere nella serenità, nella felicità profonda, si può ed è a portata di mano. Basta fare un sorriso e dire: «Sì, questo è ciò che c’è e va bene così!» Stefano Davide Bettera @Il Buddha era una persona concreta
©www.nicolettacinotti.net per la Rubrica “Addomesticare pensieri selvatici”