
Shinrin-yoku (森林浴) in italiano “trarre giovamento dell’atmosfera della foresta” o “bagno nella foresta” è un termine giapponese che indica un metodo di cura comparabile all’aromaterapia. Si è diffuso in Giappone nel corso degli anni ottanta ed è tuttora praticato con risultati positivi
La terapia alla base dello shinrin-yoku consiste nel trascorrere più tempo nella natura con l’idea – che ha ricevuto sostegno scientifico – che questo potrebbe avere alcuni sorprendenti benefici per la salute. In una serie di studi del 2010, condotti in Giappone, gli scienziati hanno scoperto che quando le persone passano alcune ore in un ambiente più naturale (foreste, parchi e altri luoghi con un grande concentrazione di alberi) aumentano e migliorano le risposte della funzione immunitaria. Per questo motivo andare in una foresta e respirare profondamente – come avviene quando facciamo una semplice camminata – porta numerosi benefici: concentrazioni inferiori di cortisolo, diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, diminuzione dello stress e un aiuto nella cura della depressione. Il merito di questi benefici sarebbe da attribuire ai fitoncidi, oli essenziali del legno degli alberi, i quali, oltre a rilasciare speciali sostanze nell’aria per proteggersi dal marciume e dagli insetti, sembrerebbero anche portare beneficio agli esseri umani, inconsapevoli fruitori di questa aromaterapia
Il bagno nella foresta è un’esperienza di sollecitazione dei cinque sensi per educarsi all’ascolto dei suoni di un bosco, alla capacità di respirarne i profumi, di osservare la luce e le sfumature dei colori, alla sensibilità nello stabilire un contatto con le piante e con la terra.
Come godere appieno dei benefici di un bagno nella foresta?
Possiamo farlo in 5 “passi”:
- Il primo passo è non portare dietro cellulari o apparecchi elettronici, nemmeno la macchina fotografica
- il secondo passo è ascoltare con tutti i sensi: odori, suoni, luce, variazioni di temperatura, di colori, di odori
- il terzo è camminare, senza farla diventare una competizione o un vero e proprio trekking
- il quarto è meditare o fare semplici esercizi fisici nel bosco
- se il tempo lo consente mangiare nel bosco
Dove farlo
Se sei in Liguria la faggeta del Monte Zatta rimane molto bella anche se moltissime piante sono state abbattute
Se sei in Toscana la Foresta del Teso rimane una delle più intatte foreste d’Italia
Se sei in Friuli Venezia Giulia, la Carnia offre molte bellissime foreste anche a quote relativamente basse (1000m)
Se sei in Puglia il Bosco Quarto, nel Parco Nazionale del Gargano
Se sei in Piemonte il Gran Bosco di Salbertrand, in Val di Susa, formato prevalentemente di abeti bianchi e rossi
Se sei in Veneto la foresta di Somadida, nel Cadore, Abeti rossi e bianchi, faggi e larici proteggono un sottobosco con alcuni dei fiori più belli delle Dolomiti
Se sei in Calabria il bosco del Parco Nazionale della Sila è parte della Rete Mondiale dei siti di eccellenza Unesco. È un bosco molto grande e formato principalmente da faggete e pinete del tipico pino silano, il Laricio
Infine se sei in Emilia Romagna c’è il bosco di Sasso Fratino, un bosco praticamente intatto nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Sicuramente ci sono altri boschi che conosci e ami: segnalali, andrò a visitarli!
© Nicoletta Cinotti 2018 La cura del silenzio e il bagno nella foresta