
Per molte persone è quasi automatico pensare a se stessi e vedere una specie di immagine di sé proiettata fuori. Come se vedessimo un piccolo noi incorporeo ma con le nostre sembianze, al quale parliamo, che sosteniamo o rimproveriamo a seconda delle situazioni. Per alcune persone questo è un modo per vedere le cose con maggior distacco e tenere così a freno le proprie emozioni.
La distanza con cui guardiamo a noi stessi non è però salutare. In quella distanza, infatti, perdiamo una delle capacità più importanti per la nostra vita emotiva. Perdiamo la capacità di consolarci. Una capacità che, per realizzarsi, ha bisogno di essere declinata attraverso il contatto e la vicinanza. Non possiamo vederci dall’esterno e capire di cosa abbiamo bisogno davvero, dal punto di vista emotivo, per andare avanti.
Usiamo il distacco e la distanza per non farsi trascinare dalle proprie emozioni ma non è l’unica strada. L’altra strada, offerta dalla pratica, è quella di non identificarsi con quello che accade ma considerarlo parte di una inevitabile alternanza di gioia e dolore. Non siamo colpevoli di chissà quale errore se le cose non vanno bene o non sono come avremmo voluto. Siamo semplicemente coinvolti in una vita in cui moltissimi fattori sono estranei al nostro controllo. In una parola non tutto dipende da noi e se guardiamo con distacco alla nostra vita perdiamo la possibilità di sentire e alimentiamo solo la possibilità di pensare. E a quel punto anche le soluzioni che possono venirci in mente sono solo ipotesi razionali private del nostro colore, sapore, odore. Private dei nostri reali limiti e delle nostre reali risorse.
Non vederti dall’esterno: guardati dall’interno e scoprirai che nessun dolore è eterno, proprio come nessuna gioia e che, in quel fluire, sta il ritmo, la pulsazione della nostra vita.
È a causa della natura impermanente del dolore che possiamo trasformarlo. È a causa della natura impermanente della felicità che dobbiamo coltivarla. Thich Nhat Hanh
Pratica di mindfulness: La meditazione della montagna
© Nicoletta Cinotti 2018 Il protocollo MBSR. Serata di presentazione gratuita a Genova 8 Ottobre 2018 alle 20 e Serata di presentazione gratuita a Chiavari 9 Ottobre alle 20