
Siamo sul bordo di una festa che non lascia indifferenti nessuno: né i detrattori, né gli entusiasti. Non lascia indifferenti perchè permette una cosa preziosa: la speranza che qualcosa cambi. Che le cose vadano meglio, che i nostri sogni si realizzino.
C’è una qualità di gioia all’idea di lasciar andare qualcosa. Una qualità di felicità che sarebbe bello trasportare tutti i giorni. Sarebbe bello se ogni sera, andando a letto, la considerassimo la fine dell’anno. E considerassimo la mattina dopo l’inizio dell’anno. In fondo è proprio così. La differenza è che, in questo caso, siamo tutti insieme a festeggiarla. Non è qualcosa che avviene in solitario ma qualcosa di condiviso e questo la rende più importante e significativa.
Una cosa è certa: questa festa ci fa intravedere quanta gioia ci sarebbe nella nostra vita se potessimo praticare l’arte del lasciar andare, accompagnandola all’arte dell’accogliere le novità con uno sguardo fresco, senza presumere di sapere.
Questi due movimenti – lasciar andare e accogliere – potrebbero davvero cambiare la nostra vita. Anzi la cambiano in ogni momento perché sono i due movimenti del nostro respiro. Un respiro che non ha paura a lasciar andare e sa che questa è l’unica condizione per la novità. L’unica condizione per fare pace con sé stessi. Buon anno!
La vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta in avanti. – Soren Kierkegaard
Pratica di mindfulness: La consapevolezza del respiro
© Nicoletta Cinotti 2019 Fare pace con sé stessi