
È il momento degli auguri. Sappiamo tutti che auguri fare. In questo caso è semplice: buon anno.
Ci sono cose di questo 2020 che non voglio dimenticare: non voglio dimenticare le pratiche gratuite del lockdown. Dal 23 febbraio al 3 maggio ogni mattina alle 8 ci siamo visti e salutati. E sapere che c’era la pratica insieme era, per me, un’ottima ragione per alzarmi di buon umore! Quasi 70 giorni passati insieme grazie a Fb prima e grazie – infinite – a Zoom poi. È stata un’esperienza di solidarietà bellissima che mi ha permesso di comprendere – come mai prima d’ora – tutto il valore della pratica gratuita.
Le offerte raccolte in quel periodo, aggiunte a quelle di pratica gratuita del ciclo “Meditazione e poesia” hanno contribuito al Fondo di prossimità per le persone in difficoltà economica. In tutto la cifra destinata alla Caritas – il conto preciso non l’ho ancora – è stata attorno ai 10.000 euro. Di questa generosità vi sarò sempre grata. So che altre offerte sono state inviate ad altre associazioni: non posso fare la somma ma la generosità non è questione di aritmetica: è questione di cuore. C’è stato un gran cuore e questo va ricordato anche e soprattutto quando ci sono i giorni bui. Ricordati sempre che, da qualche parte nel mondo, c’è qualcuno che ha un gran cuore.
Non dimenticherò nemmeno le cose che ho imparato sulla tecnologia: la mia capacità di gestire gli aspetti informatici ha fatto un gran balzo avanti. Confido che il prossimo anno mi dia ancora qualche margine di apprendimento perché di errori ne faccio ancora tanti!
Non dimenticherò la meraviglia dei protocolli online: abbiamo pianto, riso e scherzato. Sono entrata nelle case di tante persone e tante persone sono entrate in casa mia. È stato stranamente intimo e mi sono sorpresa di non essermi affatto sentita invasa ma, piuttosto, invitata.
Infine non dimenticherò le mail: ne ho ricevute tante. Non a tutte ho risposto ma moltissime me le ricordo come un segno di gratitudine e stima che mi ha scaldato. Altre erano richieste di diagnosi, consigli, soluzioni: per quelle non sono attrezzata. Non per superiorità ma per modestia. La vita non permette indovinelli.
Ci vuole stagionatura per la saggezza. Quindi la mia saggezza è ancora in fase di stagionatura rispetto a quello che è successo quest’anno ma anche su questo punto ho ricevuto una spinta sostanziale.
Adesso che dovrei salutarti non posso che dirti la cosa più semplice e vera: senza di te quest’anno non sarebbe stato così. Senza l’idea che qualcuno mi leggeva, qualcuno mi parlava, qualcuno che non conoscevo aveva fiducia in me. Poi ci sono tutti quelli che ho conosciuto, che mi hanno regalato le storie più interessanti del mondo: perché la nostra mente è un film che non finirà mai di appassionarmi.
Allora auguri, comunque sarà questo 2021, non possiamo negare che una luce di fiducia lo sta già attraversando.
Con affetto
Nicoletta
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