
Conosco un sacco di persone che sono molto attente ai bisogni degli altri. Conoscono i gusti delle persone che amano, sanno cosa ordinano al ristorante, cosa regalare per Natale, cosa fare per renderli felici.
Dedicano all’amorevole attenzione agli altri il loro tempo e la loro vita. A volte tutta questa energia è spesa nelle relazioni, a volte è il lavoro che diventa importante come un partner. Poi improvvisamente succede qualcosa, magari qualcosa di piccolo e banale e improvvisamente si rendono conto che quella cosa che non riuscivano a ricordare e che compariva come un pop up di tanto in tanto non riguardava gli altri. Improvvisamente si rendono conto che si sono dimenticati. Non hanno dimenticato un appuntamento importante e nemmeno una riunione. Si sono proprio dimenticati di sé. Come si dimentica un ombrello nella sala d’attesa. O una sciarpa all’attaccapanni di un amico.
Accorgersi di essersi dimenticati di sé è strano: doloroso e misterioso insieme. Come possiamo dimenticarci di noi, visto che viviamo sempre con noi? Strano ma possibile. Alla fine noi ricordiamo solo ciò a cui diamo attenzione ed è così facile dimenticarsi di dare attenzione all’interno. L’esterno grida sempre con tale clamore, richiede così tante energie che ne rimangono poche per sé stessi. A volte si dimenticano anche cose esterne importanti. Un’amica presa dalla cura della recidiva al seno di sua madre ha dimenticato di fare i suoi controlli periodici. Un amico troppo occupato a lavorare si è dimenticato di curare qualcosa di molto prezioso. Siamo così: dimentichiamo che noi stessi dovremmo entrare nell’ordine di priorità e cediamo volentieri il passo ad altro. Non è galanteria e nemmeno distrazione. È la trance dell’inadeguatezza che ci fa credere di non aver bisogno e bisogni. Che ci fa dimenticare l’ordine di priorità che ci insegnano sugli aerei. È self-mindlessness, la dimenticanza più difficile da sradicare.
La cura per la solitudine è l’intimità con noi stessi prima di tutto e poi con l’altro, un’intimità che affronta il rischio della disapprovazione a favore della ricchezza della sincerità. Nicoletta Cinotti. Amore, mindfulness e relazioni
Pratica di mindfulness: Cullare il cuore
© Nicoletta Cinotti 2021 Amore mindfulness e relazioni, un ciclo di pratiche